Il cardinale salesiano Oscar Andrés Rodríguez Maradiaga, arcivescovo di di Tegucigalpa, uno dei cardinali maggiormente considerati da Papa Francesco, in occasione della sua omelia in occasione della festa di San Michele Arcangelo ha ricordato che è necessario «offrire risposte per cercare il bene comune» e che è «bello mettere i nostri piccoli o grandi talenti al servizio degli altri e ascoltare gli altri». Inoltre, soffermandosi sulle realtà cittadine, ha chiesto di prendersi cura delle città, di lavorare per tenerle pulite.
Recentemente, il cardinale honduregno ha detto che l’Honduras è pieno di “odio” e “ha bisogno di cambiare rotta”, perché “il futuro del mondo non esiste senza Dio e senza riferimento ai valori del Vangelo”. L’odio, ha aggiunto il cardinale, “genera solo più odio e violenza, non possiamo continuare a ripetere la pagina orribile di un fratello che uccide il fratello, la pagina di Caino e Abele. Siamo tutti figli di Dio. La vita è sacra, solo Dio possiede la vita”.
L’arcivescovo ha osservato che un sistema economico senza cuore è il seme di ingiustizia e di sofferenza per molti esseri umani, e che la crisi economica in Honduras ha aggravato la condizione dei poveri migranti. Maradiaga ritiene che in questo secolo il mondo non apre le braccia agli immigrati, ma, al contrario, “costruisce muri ovunque”.
Il cardinale si è anche domandato: “Cosa ci guadagniamo dal vandalismo per le strade?”. “Invece di distruggere gli honduregni dovrebbero essere disponibili a costruire con amore, con il dialogo e il rispetto reciproco”.
“Fino a quando continueremo a sprecare il tempo, ad utilizzare i social media per denigrare, ad uccidere il buon nome e la buona fama degli altri e, infine, a seminare odio, entrando così in complicità col male?”.
Matteo Orlando
Scusi, cardinale, ma se invece che pensare ai “muri” ed alle città da tener pulite si iniziasse a pensare ad annunciare il Vangelo ed a “ripulire” le anime dei fedeli?
Non a caso e’ uno dei piu’ stretti collaboratori del vescovo di Roma!