Il cardinale Paul Poupard, presidente emerito del Pontificio Consiglio della Cultura e del Consiglio per il Dialogo Interreligioso, testimone diretto di quel grande evento che è stato il Concilio Vaticano II, lo scorso 8 dicembre, in occasione del cinquantesimo anniversario della chiusura del Concilio Vaticano II, è stato l’ospite del cantone di Friburgo per un corso di formazione pastorale.
Sull’ipotesi riguardante “la necessità” di un Vaticano III, il cardinale ha risposto: «quando domando se il mio interlocutore ha letto tutti i testi del Concilio Vaticano II di solito ricevo un rispettoso silenzio. Se ne avessi il potere, ordinerei solo quei seminaristi che dichiarino di aver letto tutti i testi del Concilio. Uno dei segretari della Commissione Teologica Internazionale mi ha detto una volta che ci sono milioni persone che sanno cosa ha scritto per il Concilio, centinaia di migliaia di persone sanno quello che abbiamo detto al Consiglio, ma solo migliaia di persone conoscono cosa dice il Concilio…”.
Il cardinale ha ricordato che Papa Giovanni XXIII non era affatto ingenuo. “Egli ha detto che gli uomini di oggi non fanno tanti progressi nella vita spirituale come in quella materiale, dove invece c’è una corsa verso il piacere facile che offre il mondo”.
Per il cardinale, uno dei frutti più significativi del Concilio è stato il Sinodo dei Vescovi creato nel 1965 da Paolo VI. Giovanni Paolo II ha considerato come uno strumento particolarmente fecondo la collegialità dei vescovi e che, per lui, i sinodi sono momenti di comunione e di verità, per condividere esperienze e difficoltà.
Matteo Orlando
Buffone apostata! E buffoni voi che pubblicate questi articoli del menga! Non siete cattolici, non avete nessuna Fede!
LaFQ è un sito di informazione. Ci vuole insegnare Lei come fare il nostro lavoro?
Certo che no, siete così bravi a farlo da schifo da soli! E’ questo il vostro lavoro: dire e veicolare idiozie e ci riuscite benissimo!
Le lascio il commento così come lo ha scritto: saranno i lettori a valutare la Sua intalligenza.