Visitando alla fine di maggio la cattedrale parigina di Notre-Dame, danneggiata da un incendio il 15 aprile di quest’anno, il cardinale Robert Sarah ha pronunciato un discorso breve e intenso in cui ha sottolineato il “segreto cristiano” per ricostruire materialmente e spiritualmente la cattedrale e tutta la Chiesa.
Ecco le parole del prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, che ha voluto aggiungere un incoraggiamento a tutti i sacerdoti del mondo:
“Cari amici, la cattedrale di Notre-Dame aveva una freccia che sembrava un dito che puntava al cielo. Questa freccia sembrava orientarci a Dio. Nel cuore di Parigi, sembrava dire a ciascuno qual è il senso ultimo della sua vita. Quella freccia simboleggiava l’unica ragion d’essere della Chiesa: condurci a Dio, guidarci a Lui. Una Chiesa che non è orientata a Dio è una Chiesa che entra in collasso e muore.
Volete sollevare la Chiesa? Allora inginocchiatevi! Volete erigere questa bella cattedrale che è la Chiesa cattolica? Inginocchiatevi! Una cattedrale è in primo luogo uno spazio in cui gli uomini possono inginocchiarsi. Una cattedrale è un luogo per la presenza di Dio nel Santissimo Sacramento.
Voglio incoraggiare i sacerdoti. Voglio dire loro: amate il sacerdozio! Siate orgogliosi di essere crocifissi con Cristo! Non abbiate paura dell’odio del mondo! Voglio mostrare il mio affetto di padre e di fratello ai sacerdoti di tutto il modo. Desidero, davanti a voi e con voi, esprimere il mio profondo affetto ai sacerdoti fedeli di tutto il mondo. Desidero, davanti a voi e con voi, rendere omaggio a tutti loro!
Cari amici, amate i vostri sacerdoti! Non ringraziateli per quello che fanno, ma per quello che sono!”.
Il cardinale Robert Sarah, nato a Ourous (Guinea) il 15 giugno 1945, dal 23 novembre 2014 prefetto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti.
Nel concistoro del 20 novembre 2010 papa Benedetto XVI lo ha creato cardinale diacono di San Giovanni Bosco in via Tuscolana, diventando il primo cardinale guineano.