“Chi dice sì al campanile della chiesa, deve dire sì al minareto”. Il cardinale Rainer Woelki di Colonia, durante una recente omelia ha sostenuto, rilanciato dalla Catholic News Agency, che “le case di preghiera e le moschee sono ugualmente protette dalla Legge fondamentale tedesca come le nostre chiese e cappelle”. I devoti musulmani, ebrei e cristiani non possono essere ghettizzati, secondo il cardinale: “mai più, nella nostra gente, debbono essere emarginati e perseguitati a causa della loro razza, origine o religione”.
Le parole dell’Arcivescovo di Colonia sono dirette ai leader del movimento della destra tedesca AfD (Alternativa per la Germania), un partito anti-islamico che sta crescendo nei consensi popolari e ha vinto tre elezioni regionali nello scorso marzo.
Beatrix von Storch, una dei leader dell’AfD, al Frankfurter Allgemeine Sonntagszeitung aveva detto: “L’Islam è di per sé una ideologia politica che non è compatibile con la costituzione, siamo a favore di un divieto dei minareti, dei muezzin e del divieto di velo integrale”, ha aggiunto von Storch, che è un membro del Parlamento europeo.
Monsignor Woelki ha scandito: “non abbiamo bisogno di una tale alternativa per la Germania. La libertà di religione nel nostro paese è senza alternativa.” Qualche tempo fa Woelki, si era battuto sul non “cambiare nulla nell’insegnamento cattolico” in fatto di morale sessuale, visto che si ha a che fare “con il verbo di Gesù e i precetti divini. E questo segna chiari limiti a ogni Papa, a ogni vescovo, e a ogni Sinodo”.
Matteo Orlando