Sabato in piazza San Giovanni a Roma torna il Family Day dopo l’edizione del 2007 che bloccò i ‘Dico’, provvedimento proposto dal governo Prodi e firmato dai ministri Bindi e Pollastrini. “Allora un milione di persone fermo’ quella legge- spiega Eugenia Roccella- oggi ci riproviamo con il ddl Cirinnà perché la piazza serve”. Il ‘Comitato parlamentari per la famiglia’ promosso dal deputato di Ap, Alessandro Pagano, “ha gia’ raccolto 100 adesioni dai parlamentari per difendere la famiglia dal ddl Cirinnà che di fatto equipara le unioni civili al matrimonio, che apre alle adozioni gay per via giurisprudenziale e all’orrenda pratica dell’utero in affitto”.
La manifestazione di sabato è stata presentata alla Camera alla presenza di diversi deputati e senatori tra cui Paola Binetti, Rocco Buttiglione, Carlo Giovanardi, Roberto Formigoni e Maurizio Sacconi di Ap; Gian Luigi Gigli e Mario Marazziti di Pi-Cd; Maurizio Gasparri e Lucio Malan di Forza Italia.
Secondo Binetti il ddl Cirinna’ e’ “un copia-incolla che assimila le unioni civili al matrimonio con una ambiguita’ che evidenzia una certa ipocrisia politica. Noi- insiste- sosteniamo il diritto dei bambini a poter dire ‘mamma’ e ‘papa””. Formigoni si scaglia contro i giornali perché e’ “una menzogna dire che la manifestazione di sabato e’ contro il mondo gay, questa e’ una semplificazione fatta per evitare di confrontarsi nel merito”. Dello stesso avviso Maurizio Gasparri: “Noi non vogliamo discriminare nessuno, difendiamo un principio costituzionale che e’ quello della famiglia tradizionale”.