Il socialista Dani Modol, consigliere per l’architettura, il paesaggio urbano e il patrimonio della città di Barcellona ha definito una «torta gigante» nata dalle mani di un privato e «una gran farsa che si trascina da tempo» la celebre Basilica della Sagrada Familia, voluta dal servo di Dio Antoni Gaudì. Inoltre ha aggiunto: «no creemos que haya ninguna urgencia para que la pseudoobra de Antoni Gaudí acabe» (“non crediamo che ci sia alcuna urgenza per completare la pseudo-opera di Gaudì”), assicurando che è «irrealizable» la ordinazione urbanistica prevista.
Anche il vicesindaco con delega all’Ecologia e alla mobilità urbana, Janet Sanz, ha detto che “per il governo municipale lo sviluppo di questo ambiente non è una priorità immediata di esecuzione” e, in particolare, il governo municipale rifiuta la costruzione della scalinata monumentale nei pressi della facciata della Gloria (che occuperebbero uno spazio nella calle Mallorca).
Non si sono fatte attendere le parole del cardinale e vescovo emerito di Barcellona, Lluís Martínez Sistach in difesa di Gaudí e della Sagrada Familia. Con due tweet sul proprio account ufficiale ha scritto “Grazie Antoni Gaudí per la Sagrada Familia. Ovunque mi chiedono di questa icona di Barcellona che ogni anno è visitata da 4 milioni di persone”. In un altro Tweet, l’arcivescovo emerito di Barcellona ha scritto che “Gaudì ha detto che nessun progresso è possibile senza fare affidamento sul passato e approfittare di ciò che le passate generazioni hanno fatto”.
Matteo Orlando