“I recenti delitti e fatti di sangue, penso a quello della povera professoressa Rosboch di Ivrea e al caso Varani di Roma, dimostrano che abbiamo raggiunto e forse superato ogni limite. Eppure io ne ho visti tanti.” Lo dice il noto criminologo Francesco Bruno.
Professor Bruno, cosa c’è di diverso?
“L’ uomo ormai crede di essere onnipotente e pare aver smarrito qualsivoglia forma di remora etica in spregio al valore della vita che era e resta un bene da difendere . Devo anche constatare che oggi non si fa più psichiatria, i malati di mente non sono curati e manca prevenzione. Abbiamo smantellato la legge Basaglia che aveva cose brutte, ma altre tutto sommato salvabili e a quella legge abbiamo sostituito il nulla”.
Nei delitti da lei citati, ci sta un filo rosso che consiste nel disturbo sessuale di genere?
“Sì. Penso al gender. O a quella che si chiama cultura del gender e che di cultura non ha nulla e io la reputo una autentica follia. Scegliere il genere o la identità sessuale secondo la propria volontà o capriccio del momento è una cosa che può portare, non sempre, a conseguenze devastanti nel tempo. Spiacevolmente questa falsa cultura, non punto il dito sulle singole persone, è passata e sta passando anche da noi dagli Stati Uniti e obbedisce ad enormi interessi finanziari. Lo ripeto: la cultura gender così come promossa è un arbitrio privo di buon senso. Inoltre, e i delitti sembrano confermarlo, la confusione di genere se non dominata o corretta, può sfociare, non accade sempre, nel compimento di atti criminali, questo va detto e denunciato senza paura. Io resto della idea che gli autori dei due delitti sono privi della capacità di intendere e di volere e vanno curati nelle forme e modi adeguati”.
Pensa che ci sia stato un cedimento in tema di omosessualità?
” La lobby gay che si spende per la tutela dei diritti degli omosessuali è molto potente ed influente oltre che economicamente forte, ha avuto la sua brava influenza quando la Organizzazione Mondiale della Sanità ha cambiato la sua posizione . Fu una sorta di campagna porta a porta”.
In che senso scusi?
” Oggi, come è noto, la omosessualità non è definita malattia mentale o patologia, questo secondo la Organizzazione Mondiale della Sanità e ne prendo atto. Io resto della idea che si tratta ancora di una anormalità funzionale e non muto idea. Comprendo le organizzazioni gay che fanno il loro mestiere, ma grazie a Dio non sono la maggioranza”.
In questo sgorgare di violenza possiamo dire che la Chiesa cattolica parla forse poco del peccato e molto di misericordia?
” Non dobbiamo essere ossessionati dal peccato, ma è anche giusto ricordare la sua presenza e quello che comporta in negativo. Penso che la Chiesa con la sua autorità debba spingere per stili di vita adatti a fare scegliere il bene . La misericordia a getto continuo è un errore educativo alla pari della onnipresenza del peccato. Poi occorre rimarcare la differenza tra che esiste il bene e il male e che ogni tipo di relativismo etico ci crea e crea scompensi”.
Bruno Volpe
Siete seriamente malati.