“Pongo il mio ministero di vescovo nelle mani del caro Papa Albino Luciani, stella polare e punto di riferimento della diocesi.” Lo dice monsignor Renato Marangoni, del clero di Padova, vescovo eletto della diocesi di Belluno-Feltre il quale prenderà possesso il prossimo 24 aprile.
Monsignor Renato, quali sono le sue aspettative per il nuovo ed impegnativo incarico?
“Indubbiamente questo mi cambia la vita, ma un vescovo va in serenità e con obbedienza va dove viene chiamato, fedele al Vangelo e alla Chiesa. Mi aspetta sicuramente un lavoro impegnativo che spero di svolgere nel miglior modo possibile conscio delle mie debolezze e fragilità, con l’ aiuto di tutti”.
Belluno-Feltre è la diocesi di Papa Luciani…
“Lo so e questo mi fa onore. Io ho sempre stimato Papa Luciani, anche prima che venisse eletto al soglio di Pietro e lo ritengo un punto cardine di questa Chiesa che ha grandi tradizioni e radici. Pongo il mio ministero di vescovo nelle mani di Papa Luciani e cercherò per quanto mi sarà possibile di dare ulteriore impulso alla causa di beatificazione. Ricordo sempre la sua semplicità che non è stata banalità, il suo umile sorriso, il rigore dottrinale e di vita, un uomo luminoso, custode della fede”.
La Chiesa veneta è fortemente radicata nel sentimento del suo popolo…
” Innegabile e bello. La Chiesa svolge ed ha svolto sempre un ruolo importante, vicina ai fedeli e alla gente comune, attenta alle necessità pastorali e del vivere quotidiano e io voglio essre continuatore di questo orientamento consolidato. La Chiesa veneta che ha sempre operato in strettissima comunione con il Patriarca di Venezia, ha saputo nella sua storia percorrere la via stretta ma bella del Vangelo. Ha compreso le necessità dei suoi figli e del Popolo di Dio. Spero di inserirmi edgnamente in questo solco”.
Che idea ha della famiglia il vescovo eletto?
” La stessa che ha la Chiesa. La famiglia è una cellula fondamentale della società composta da un uomo e una donna aperti alla vita. Occorre avere rispetto per le altre sensibilità sicuramente, ma non è possibile paragonare o assimilare la famiglia naturale ad altre unioni. Penso che davanti alla fragilità attuale della famiglia e alla tentazione ricorrente di rompere il patto nuziale alla prima difficoltà, ocorre un forte impegno dei pastori, una rinnovata e profonda catechesi pre matrimoniale e tanto impegno per fare capire la bellezza del matrimonio e della famiglia”.
Il premier Renzi ha detto che vorrà andare nelle parrocchie a illustrare le unioni civili..
“Non merita risposta. La sua è una entrata a gamba tesa alla quale non mi va di replicare allo stesso modo entrando anche io in gioco pericoloso”.
Bruno Volpe