“Fosse per me celebrerei la messa della vigilia di Natale alla mezzanotte, non ho dubbi. Non dipende da me”: lo dice in questa intervista che ci ha rilasciato il religioso padre Francesco Solazzo, passionista.
Padre Solazzo, andiamo con ordine. E’ possibile liturgicamente anticipare di qualche ora la messa natalizia della mezzanotte?
” Le messe del Natale sono tre secondo il nuovo messale. Quella della mezzanotte, dell’ auorora e la propria del giorno. Nel vecchio messale non era possibile l’ anticipo, da quello di Paolo VI in poi sì, tanto che in Vaticano hanno preso questa abitudine e in alcune parrocchie anche”.
Quale la sua opinione?
” Resto della idea che è preferibile celebrare a mezzanotte non solo per un fatto relativo alla tradizione e fosse per me la celebrerei a quell’ ora, non ho dubbi, però non dipende da me”.
Ma i vescovi vogliono …trattare col governo…
“Questo non lo comprendo . O meglio, lo capisco. Molti vescovi hanno smesso di essere pastori ed invece sono funzionari della Cei e come tali hanno interesse a collaborare col governo per l’ otto per mille. Ricordo che il prete e il fedele hanno il dovere di obbedire a Dio prima che agli uomini e se la legge è ingiusta a disobbedire”.
Il problema anche se si anticipa la messa è che il fedele non può uscire di casa dopo le ventidue..
” Per questo le dicevo che davanti a leggi ingiuste e che violano la libertà di culto, diritto costituzionale, il fedele ha diritto a disobbedire. In Francia i cattolici hanno protestato contro Macron per la chiusura delle chiese, qui in Italia siamo tiepidi”.
La Ue suggerisce di non cantare nelle chiese..
” Siamo alla pazzia che ha preso tutti con questo virus, un’ ossessione che ha dato alla testa. Non mi meraviglio, siamo nella psicosi alimentata da un clima di terrorismo anche informativo”.
Bruno Volpe