Monsignor Alberto D’Urso il coraggioso prete barese anti usura, ” scomunica” il governo Renzi e Flavio Insinna. Monsignor D’ Urso è Presidente della Fondazione Anti Usura Santi Medici di Bari e Vice Presidente e Segretario Nazionale della Consulta. Che cosa è accaduto? Nelle pieghe della legge di stabilità 2016, vi sarebbe un incremento delle sale giochi e questo non va giù al monsignore barese. ” Aspetto ovviamente di leggere il testo definitivo della legge, ma la sensazione è che così sarà. Un brutto, pessimo segnale”, spiega.
Perchè?
” Perchè il gioco d’ azzardo è una delle maggiori cause sia della ludopatia, che dell’ indebitamento personale e dunque del fenomeno usura. Chi perde, per rifarsi o continuare a giocare, si rivolge ai cravattari, con ogni conseguenza. Trovo immorale che lo stato voglia fare cassa su questo, diventando, come ho detto altre volte, il primo vero biscazziere”.
Ci va duro…
“Ho partecipato ad un recente incontro a Roma sul tema. Dico anche che il benemerito professor Fiasco ha ricevuto dal Presidente della Repubblica una onorificenza per la sua lotta al gioco di azzardo e usura e il Governo, al contrario, incoraggia questi settori. Una sorta di corto circuito, ma non si parlano gli organi dello Stato?”.
Perchè oggi si ricorre tanto al gioco d’ azzardo?
” Perchè erroneamente si pensa, specie in tempi di crisi, che possa di incanto risolvere tutti i problemi. Davanti a qualche sporadica vincita anche elevata alla quale si da pubblicità, bisogna guardare a quanti sprofondano nella disperazione e nel baratro trascinando le famiglie, delle quali non si parla”.
Anche in tv, e parliamo di quella di Stato, che dovrebbe essere servizio pubblico e per la quale ora ci viene chiesto il pagamento del canone nella bolletta della luce, si svolgono giochi e programmi che indulgono all’azzardo…
“Le private facciano quello che vogliono, ma la tv di stato, proprio no. Questi programmi sono una vera pubblicità ingannevole. Si fa credere che basta indovinare l’ apertura di un pacco per risolvere tutti i problemi”.
Si riferisce ad “Affari Tuoi”?
“Ogni programma, compreso quello, che indulge a vincite facili ed illusorie è ingiusto e diseducativo. Si svaluta il senso del denaro e nel contempo lo fa desiderare morbosamente trasformandolo in un idolo al quale sacrificare tutto. La tv pubblica potrebbe fare di meglio”.
In quel programma il conduttore spesso parla di fortuna e di amuleti…
” Siamo alla superstizione e tutti noi sappiamo che è anti cristiana e comunque non confacente alla intelligenza umana”.
Il conduttore si definisce credente…
“Non basta dirsi battezzato. Occorre la vita reale: tanti dicono di essere credenti e non praticanti.”
Bruno Volpe