“Non si può tollerare la violenza cieca quale che ne sia il motivo”. Lo ha detto il cardinale Pietro Parolin rispondendo alla domanda del giornalista di “La Croix” che gli chiedeva la posizione della Santa Sede rispetto agli attacchi in corso in Siria. Il segretario di Stato Vaticano ha citato il catechismo della Chiesa cattolica secondo il quale “la difesa del bene comune esige che si ponga l’ingiusto aggressore in stato di non nuocere. I legittimi detentori dell’autorità hanno il diritto di usare anche le armi per respingere gli aggressori della comunità civile affidata alla loro responsabilità”.
“Ciò corrisponde – ha aggiunto Parolin – alla legittima difesa di uno Stato al suo interno, che deve proteggere i suoi cittadini e respingere i terroristi. In caso di un intervento all’estero, bisogna cercare la legittimità attraverso le organizzazioni che la comunità internazionale si è data. Il nostro ruolo è ricordare queste condizioni, non specificare i mezzi per fermare l’aggressore”. (SIR)