Edward Pentin, noto vaticanista che per anni ha svolto la sua attività come corrispondente estero a Roma, ha recentemente annunciato un libro dal titolo molto evocativo “The Rigging of a Vatican Synod? An Investigation into Alleged Manipulation at the Extraordinary Synod on the Family” (“Manipolazioni di un Sinodo in Vaticano? Un’inchiesta sulle presunte trame al Sinodo Straordinario sulla Famiglia”).
Durante la sessione 2014 del Sinodo fu proprio Pentin a rendere note alcune dichiarazioni del cardinale Kasper, molto critiche nei confronti della Chiesa africana che, secondo l’alto prelato, non avrebbe dovuto “interferire” nelle decisioni di altre chiese locali (riferendosi in particolar modo a quella tedesca). Pentin ha successivamente svolto altre interessanti attività di inchiesta relative al Sinodo. Il libro ha l’appoggio ufficiale del cardinale Napier, arcivescovo di Durban, uno dei quindici padri sinodali permanenti che supervisionano i lavori e uno dei relatori della relazione finale della sessione 2014.
Il cardinale è anche tra i testimoni del libro di Pentin che, oltre a ricordare alcuni fatti già emersi all’onore di cronaca (come le dispute sulla correttezza della relazione intermedia, definita da alcuni padri sinodali come “una minaccia all’intero insegnamento cattolico sul matrimonio, la famiglia e la sessualità”), riferisce nuovi particolari inquietanti. Non solo Pentin individua esplicitamente in monsignor Baldisseri, Segretario Generale del Sinodo nominato direttamente da Papa Francesco, quel cardinale che avrebbe operato nell’ombra per manipolare i padri sinodali, come già segnalato lo scorso settembre – senza farne il nome – da una testimonianza raccolta dal vaticanista Marco Tosatti.
Napier sostiene che gli è stato riferito che vi furono manipolazioni già molto prima dell’inizio dei lavori perché “[certuni] volevano garantirsi un risultato”. Secondo le testimonianze raccolte da Pentin, infatti, nei mesi precedenti l’Istituto Pontificio Giovanni Paolo II per gli Studi sulla Famiglia, ben noto per la qualità dei suoi esperti, fu contattato per fornire una lista di candidati che avrebbero dovuto prendere parte ai lavori sinodali. Ma, come è noto, nessun esponente di quell’istituto fu poi invitato, per la sorpresa di molti. L’assenza non sarebbe stata casuale: la lista di raccomandazioni da parte di quel’Istituto, come pure di altre organizzazioni ecclesiastiche “conservatrici”, sarebbe stata usata dalla segreteria del Sinodo proprio per assicurarsi la non partecipazione di esperti “scomodi”, a tutto vantaggio dello schieramento “progressista”.
Pentin ricorda anche che nei mesi precedenti Baldisseri fu intervistato più di una volta da varie testate giornalistiche e manifestò il suo pensiero circa la necessità di sostanziali aggiornamenti della Chiesa a proposito di matrimonio e famiglia; fatto piuttosto singolare, visto che il suo ruolo dovrebbe essere quello di un arbitro imparziale che si limita a verificare il corretto svolgimento dei lavori. Il sito Life Site News, che recensisce brevemente il nuovo libro di Pentin, invita tutti i cattolici a vigilare attentamente sulla seconda parte del Sinodo, visto l’impatto che le sue conclusioni potrebbero avere sulle vite concrete di milioni di fedeli. E, visti i precedenti, manifesta la sua perplessità sulla permanenza di Baldisseri come segretario generale anche per la seconda sessione.
Fabrizio Giudici