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Attraverso le colonne del settimanale internazionale della Mondadori IL MIO PAPA (vedi sotto) il vicedirettore de LA FEDE QUOTIDIANA, il giovane teologo Matteo Orlando, ha proposto a Papa Francesco l’istituzione di una giornata internazionale per sensibilizzare i cattolici  e tutti gli uomini di buona volontà al contrasto della “colonizzazione ideologica”.

 

 

Lo abbiamo intervistato.

In cosa consiste la sua proposta?

«Gli amici de IL MIO PAPA l’hanno riassunta bene. La spiego integralmente. A 486 anni da quando l’immagine della Vergine, con le fattezze di una giovane meticcia, restò impressa sul mantello del povero indio, oggi santo, Juan Diego, il 12 dicembre scorso, giorno della memoria liturgica facoltativa della Madonna di Guadalupe, per il quarto anno consecutivo il Santo Padre Francesco ha voluto rendere omaggio alla patrona di tutta l’America e, durante l’omelia della Messa celebrata nella Basilica Vaticana, ha invitato a guardare “la ricchezza e la diversità culturale dei nostri popoli” e a difendersi “coraggiosamente da ogni tentativo di omogeneizzazione che finisce con l’imporre – con slogan allettanti – un unico modo di pensare, di essere, di sentire, di vivere, che finisce con rendere inutile e sterile quanto ereditato dai nostri padri; che finisce col far sentire, specialmente i nostri giovani, poca cosa perché si appartiene a quella o quell’altra cultura”. Concludendo il Sommo Pontefice ha chiesto di “difendere i nostri popoli da una colonizzazione ideologica che cancella quanto c’è di più ricco in loro, siano essi indigeni, afroamericani, meticci, contadini, o abitanti delle periferie”. Prendendo spunto dalle parole del Santo Padre ho proposto l’elevazione della festa liturgica del 12 dicembre da memoria facoltativa a memoria obbligatoria – e lo stesso potrebbe farsi, vista la loro importanza per altri motivi, per le memorie facoltative della Beata Vergine di Lourdes, di Fatima e del Monte Carmelo – e di dedicare quel giorno alla preghiera e alla riflessione teologica per difendere i popoli dalla colonizzazione ideologica».

Anche lei, come il Papa, è un devoto della Madonna di Guadalupe?

«Si, il Santo Padre mi ha ispirato anche in questo, come mi ha portato piacevolmente a scoprire la devozione a San Giuseppe. Proprio nel giorno della “morenita” ho pubblicato il mio libro “Sotto attacco: La scure di revisionisti e censori sui beati e i santi” (Edizione Chorabooks su Amazon), testo che dedica agli eventi guadalupani il primo capitolo, libro che uscirà presto in una seconda edizione riveduta e aggiornata, con l’introduzione della proposta al Santo Padre».

Cosa intende per colonizzazione ideologica?

«Esattamente quello che intende il Santo Padre che ne ha parlato più volte. Il 27 luglio 2016, a Cracovia, il Vicario di Cristo, parlando con i vescovi polacchi ha detto che “in Europa, in America, in America Latina, in Africa, in alcuni Paesi dell’Asia, ci sono vere colonizzazioni ideologiche. E una di queste – lo dico chiaramente con nome e cognome – è il ‘gender’! Oggi ai bambini – ai bambini! – a scuola si insegna questo: che il sesso ognuno lo può scegliere. E perché insegnano questo? Perché i libri sono quelli delle persone e delle istituzioni che ti danno i soldi. Sono le colonizzazioni ideologiche, sostenute anche da Paesi molto influenti. E questo è terribile. Parlando con papa Benedetto, che sta bene e ha un pensiero chiaro, mi diceva: ‘Santità, questa è l’epoca del peccato contro Dio Creatore!’. È intelligente! Dio ha creato l’uomo e la donna; Dio ha creato il mondo così, così, così… e noi stiamo facendo il contrario. Dio ci ha dato uno stato ‘incolto’, perché noi lo facessimo diventare cultura; e poi, con questa cultura, facciamo cose che ci riportano allo stato ‘incolto’! Quello che ha detto papa Benedetto dobbiamo pensarlo: ‘È l’epoca del peccato contro Dio Creatore!’”».

Il circuito dei grandi media ha praticamente ignorato queste parole di Francesco…

E non solo queste, purtroppo! I media dominanti sono i principali strumenti di indottrinamento alla “colonizzazione ideologica”. Ma il Successore dell’apostolo Pietro va avanti senza paura, senza temere anche quei settori della Chiesa che propugnano, più o meno velatamente, un drastico “ammodernamento” della dottrina cattolica in materia di gender, di omosessualità, di “matrimonio” tra persone dello stesso sesso».

ADAM L. OTTER

Un pensiero su “Orlando propone al Santo Padre una giornata per contrastare la colonizzazione ideologica”

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