” Mi auguro che a pagare per questa inumana ed insensata tragedia non sia solo chi sarà riconosciuto colpevole di un errore umano, che non diventi il capro espiatorio. Siamo davanti ad uno scandalo dell’incuria”. Lo dice amareggiato e duramente colpito, con parole chiare, Monsignor Luigi Mansi, vescovo della diocesi di Andria- Canosa- Minervino da noi intervistato sul gravissimo disastro ferroviario che ha sconvolto l’ intera comunità pugliese e tutta la nazione.
Eccellenza Mansi, ha un senso tutto questo?
” Ma quale senso vogliamo dare. Sono morti e lutti privi di ogni logica, sangue inutilmente versato senza nessun perché. E siamo qui a piangere dei fratelli”.
Potrebbe trattarsi di un errore umano..
” Questo ci può stare, lo accerteranno gli investigatori e le inchieste della Magistratura che bisogna lasciare lavorare con fiducia. Tuttavia, mi auguro e spero che la intera responsabilità non cada sulla spalle di chi avrà commesso un errore umano, insomma che non si trovi il capro espiatorio di turno e che al contrario si accertino tutte le cause anche nel tempo”.
Perché?
” Perché se è bene che si verifichino le responsabilità individuali, mi sembra chiaro che questa strage è uno scandalo del disinteresse ad amministrare . I finanziamenti e i progetti per il raddoppio del binario erano pronti dal 2008, non da ieri. E allora questo ritardo significa trascuratezza, burocrazia asfissiante, anche negligenza della politica e di chi avrebbe dovuto e potuto amministrare e vigilare. Parliamo di otto anni. Io non indico e non punto il dito su questo o quello. Constato che è un sistema che ha portato a questo risultato. I morti del disastro, il sangue versato, devono gravare sulle spalle di chi in questo tempo non ha fatto il suo dovere come invece avrebbe dovuto”.
Eppure in Italia si è potenziata ed incentivata l’ alta velocità…
” E’ una politica che ha privilegiato e privilegia il trasporto veloce di chi ha denaro e non si cura di coloro i quali, penso ai pendolari o agli studenti, non ha mezzi. Si assicurino condizioni di viaggio e di sicurezza degne anche a loro. Abbiamo anche qui una Italia a doppia velocità. Nelle tratte del centro Nord si viaggia bene, al Sud no”.
Esiste un colpevole?
” Esistono vari colpevoli, per lo meno a livello morale. Una colpa che possiamo riassumere in una mentalità sciatta e sbagliata e nello scandalo della disattenzione, di chi ha messo a dormire le carte o ha tollerato tempi lunghi. Questi sono morti che pesano sulla coscienza di tutti coloro che non hanno fatto il loro dovere. Da vescovo ho il compito di parlare chiaro e di stringermi attorno alla comunità oggi ferita e sconvolta. Ora piangiamo e preghiamo per i morti, le loro famiglie e i feriti”.
Anche il Papa ha espresso il suo cordoglio con un dispaccio a firma del Segretario di Stato cardinal Parolin inviato a Monsignor Francesco Cacucci, arcivescovo di Bari- Bitonto, Presidente della Conferenza Episcopale Pugliese.
Bruno Volpe