Il vescovo di Carpi, mons. Francesco Cavina, era presente ed ha favorito l’incontro tra il Papa e il padre di Alfie Evans, il bimbo inglese di quasi 2 anni affetto da una malattia neurodegenerativa non conosciuta e ricoverato presso l’Alder Hey Children’s Hospital di Liverpool, i cui medici vorrebbero “staccagli la spina” contro la volontà dei genitori che vorrebbero trasferirlo all’Ospedale Bambino Gesù di Roma.
Il papà di Alfie, Thomas Evans, è giunto questa mattina a Roma da Liverpool. L’incontro era stato deciso ieri mattina, dopo che era arrivata una richiesta da Liverpool, dopo la sentenza della Corte d’appello che riaffermava la decisione della Corte di primo grado, cioè che bisogna staccare il ventilatore e lasciare morire questo bambino.
Il Papa, ha raccontato a VaticanNews il vescovo di Carpi, mons. Francesco Cavina, “nel giro di 20 minuti il Santo Padre ha espresso tutto il suo desiderio di poter incontrare Thomas”.
L’incontro, ha detto mons. Cavina è stato “di grande commozione. Il Santo Padre era partecipe di quello che stava raccontando il papà di Alfie e a un certo punto ha detto: ‘Io la ammiro per il coraggio che lei ha, è così giovane ma ha il coraggio di difendere la vita di suo figlio’. E addirittura ad un certo punto ha detto che il coraggio di questo padre è simile all’amore che Dio ha nei confronti dell’uomo che non si rassegna a perderci. E penso che quello sia stato il momento più commovente”.
Thomas Evans “ha raccontato il suo dolore, perché era questo il desiderio che lui aveva, condividere con il Santo Padre il suo dolore e poi ha spiegato che cosa sta subendo da parte dell’ospedale che dovrebbe avere in cura Alfie, che non permette alla famiglia di poterlo far curare in un ospedale diverso. E soprattutto ha riportato al Santo Padre cose che naturalmente il Santo Padre già conosceva, quello che dicono i giudici e cioè che la vita di questo bambino è assolutamente inutile. Thomas invece ha voluto ribadire che Alfie è figlio di Dio e proprio perché è figlio di Dio ha diritto, dal momento che è Dio che gli ha dato la vita, a far sì che sia Dio a togliergliela quando Dio ritiene che sia giunto il momento. E proprio per questo lui combatte, è pronto a combattere fino alla fine”.
Il Santo Padre ha incaricato mons. Cavina di mantenere i rapporti con la Segreteria di Stato perché il Bambino Gesù faccia tutto il possibile per potere accogliere Alfie nella propria struttura sanitaria.