Il Vescovo di Piazza Armerina in Sicilia, monsignor Rosario Gisana è felicissimo per la liberazione dell’ostaggio Filippo Calcagno avvenuta il Libia. Calcagno è residente a Piazza Armerina, come noto. Tuttavia, il vescovo ha deciso, al riguardo, di parlare molto chiaro.
Eccellenza, Filippo Calcagno, appartenente alla sua diocesi, è stato rilasciato dopo la terrificante esperienza in Libia, possiamo ritenerci soddisfatti?
” Indubbiamente, sono molto felice per lui , la sua famiglia e tutta la diocesi che tira un respiro di sollievo. Ma con la stessa sincerità occorre stare al fianco delle famiglie che hanno perduto, in modo drammatico, i loro congiunti , non dimenticarsi di loro, e pregare. Su questo episodio è opportuno che gli organi dello Stato facciano la massima chiarezza”.
Da vescovo che messaggio lancia?
” E’ giusto che lo Stato segua dei protocolli formali per le famiglie vittime di questo episodio, mi riferisco a discorsi di benvenuto e messaggi di cordoglio istituzionali. Tuttavia, questo non è sufficiente e dunque capisco lo sfogo dei parenti delle vittime. In poche parole condoglianze di Stato e commemorazioni da sole non bastano”.
Che cosa intende dire?
” Che va fatta chiarezza nell’ interesse di tutti, affinchè trionfi la giustizia. Senza dubbio, tutta la vicenda ha contorni politici e di Stato, però se davvero lo Stato vuole onorare i caduti e gli stessi superstiti, deve chiarire senza indugio e nei tempi rapidi questa storia, ne va della sua credibilità”.
Che cosa pensa di eventuali scelte militari in Libia?
“Da cristiani, Vangelo alla mano, non possiamo sposare la linea della violenza che nel passato, detto per inciso, non ha prodotto buoni frutti ed anzi ha peggiorato le cose. La scelta da privilegiare, sempre, se ci diciamo credenti, è il dialogo e la non violenza”.
Passiamo alla famiglia. Possiamo dire che oggi questo istituto è sotto attacco?
” Lo è. Anche in questo caso, se ci professiamo cristiani, dobbiamo avere il coraggio di dire che il solo modello di famiglia valido è quello composto da mamma, papà aperti alla procreazione e al dono reciproco. Lo dice la Scrittura, lo proclamano la dottrina, il Magistero e la tradizione della Chiesa. Occorre avere rispetto per tutte le sensibilità, ma si dica sempre la verità”.
Renzi ha recentemente detto che vuole andare per parrocchie a parlare di unioni civili…
” Gli rispondo che nella parrocchie, almeno per quanto mi riguarda, non si fa politica. Faccia pure il presidente del Consdiglio, ma lasci decidere a vescovi e perroci come comportarsi. La Chiesa dialoga con tutti, Renzi incluso, ma senza imposizioni o toni provocatori”.
Vendola recentemente si è avvalso della tecnica della maternità surrogata, che cosa ne pensa?
” In questo campo occorre avere massimo rispetto e usare prudenza nelle parole e valutazioni. In ogni caso, il bimbo ha diritto alla massima tutela e si ricordi che i figli non si comprano come beni. La trovo una situazione confusa e disordinata certamente distante da valori cristiani”.
Bruno Volpe