Monsignor Pier Giorgio Micchiardi, vescovo di Acqui Terme, si è rivolto con una lettera ai parlamentari piemontesi e liguri, eletti nella sua diocesi, per difendere la famiglia naturale, accettando l’invito di Papa Francesco a non rimanere silenti. Infatti, durante l’incontro con i vescovi italiani del maggio scorso il Papa ha detto: “Siete stati investiti dallo tsunami del gender. E che cosa avete fatto? Nulla; dovevate giudicare il gender e non l’avete fatto”.
“Egregio Onorevole, siamo a conoscenza della ripresa della discussione alla Commissione Giustizia del Senato del Ddl Cirinnà. – ha scritto monsignor Micchiardi – A tale proposito mi permetto di richiamare quanto affermato dal Cardinale Angelo Bagnasco Presidente della Cei: ‘La Chiesa non è contro nessuno. Crede nella famiglia come è riconosciuta dalla nostra Costituzione e come corrisponde all’esperienza universale dei singoli e dei popoli: papà, mamma, bambini, con diritti e doveri che conseguono il patto matrimoniale. Applicare gli stessi diritti della famiglia ad altri tipi di relazione è voler trattare allo stesso modo realtà diverse: è un criterio scorretto anche logicamente e quindi un’omologazione impropria. I diritti individuali dei singoli conviventi, del resto, sono già riconosciuti in larga misura a livello normativo e giurisprudenziale. In quanto Vescovo di una Diocesi il cui territorio insiste su parte della Regione Piemonte e parte della Regione Liguria mi rivolgo a lei, scelto dagli elettori, per sottolineare l’opportunità di tenere in debita considerazione la citata dichiarazione a cui mi associo pienamente”.
Maria Rocca