La misericordia è necessaria «in un periodo in cui prevalgono nel mondo delle logiche disumane, dove non c’è più spazio per l’umanità». C’è bisogno di misericordia, ha detto monsignor Zenti, vescovo di Verona, «nelle famiglie, nelle parrocchie, nella politica, nel rapporto tra economia e finanza, ovunque c’è bisogno della potenza riconciliante della misericordia. Per i cristiani tutto comincia dal Battesimo e prosegue con la ricerca quotidiana di Dio, che ci indica la strada dell’amore gratuito. Questo anno Santo sarà perciò un anno di allenamento nell’amore gratuito. Anche per trovare soluzione a tanti problemi internazionali. Papa Francesco ha parlato più volte di una terza guerra mondiale. Il rischio è la distruzione dell’umanità. In quest’anno giubilare bisogna rilanciare l’umanità, aggrappandosi alla forza della misericordia».
Zenti ha invitato le persone che entrano attraverso la Porta Santa «ad aderire all’insegnamento di Gesù, ad aprire il cuore all’amore universale» e a scoprire le vocazioni «alla vita familiare e alla vita religiosa». Parlando di un tema, la disoccupazione, a lui particolarmente caro, ha ricordato che «l’occupazione è la base della dignità» e che «le aziende non possono solo pensare ai profitti».
«Povertà e disuguaglianza sociale sono inaccettabili in una società civile – continua monsignor Zenti – e in merito al valore dell’onestà ha ricordato che essa «è una parola oggi molto disattesa nella nostra società, a vari livelli» mentre in merito alla sobrietà, il vescovo Zenti ha invitato a moderare «parole, l’uso di Internet, il fumo e gli alcolici».
Matteo Orlando