Con una lettera intitolata The Mission of Our Catholic Schools and the Importance of Authentic Witness of School Employees, monsignor Kevin Rhoades, vescovo di Fort Wayne-South Bend (Indiana) invita a garantire ai genitori insegnanti cattolici non solo a parole ma anche nelle opere.
Secondo l’insegnamento del vescovo, l’identità cattolica della scuola comporta molto di più che l’insegnamento della religione. Esso comporta l’integrazione di fede e vita, il rispetto per la verità, la crescita nella virtù, la formazione di discepolato cristiano, e l’impegno alla preghiera. Tutti gli insegnanti devono esprimere questa identità e sostenere questa missione con la parola e con l’esempio.
Il vescovo scrive: “le scuole cattoliche sono un luogo dove la vita cristiana è modellata dai docenti e dal personale, come individui e come comunità … Ciò significa che i docenti e il personale, membri di una scuola cattolica, hanno il dovere di essere esemplari moralmente nella loro vita privata e professionale”. Sua eccellenza non limita questa clausola morale ai soli insegnanti di religione ma a tutti gli insegnanti di tutte “le discipline curriculari e tutte le attività legate alla scuola”.
Nel 2011, proprio un ex insegnante di una scuola cattolica della diocesi di Fort Wayne era stato licenziato per avere espresso insegnamenti favorevoli alla fecondazione in vitro, pratica che viene condannata dalla Chiesa. L’insegnante se la cavò legalmente avendo sostenuto che non era a conoscenza di eventuali clausole morali nel suo contratto che richiedono il suo di vivere secondo la dottrina cattolica. Adesso questo non potrà più accadere. Adesso i riferimenti alla dottrina cattolica non sono più vaghi.
Nella lettera sono espressamente contrarie alla dottrina cristiana la promozione dell’aborto, dell’eutanasia, del suicidio assistito, dell’inseminazione artificiale, della fecondazione in vitro, della genitorialità surrogata, dei matrimoni omosessuali, degli adulteri, ecc. È stato reso chiaro ai dipendenti che, firmando i loro prossimi contratti, devono accettare gli insegnamenti magisteriali della Chiesa senza se e senza ma. Altre diocesi, come Cleveland e San Francisco, hanno già istituito politiche simili che danno alla diocesi la possibilità di licenziare gli insegnanti che promuovono o si impegnano, attraverso attività pubbliche, a contraddire l’insegnamento della Chiesa.
Matteo Orlando