Un gruppo di animalisti ha fatto irruzione in una chiesa della diocesi di Roma (quella di Santa Maria della Cima a Genzano), interrompendo la messa e inscenando una protesta al grido “anche i cani hanno un cuore”. La protesta e l’interruzione di una pubblica funzione (che è un reato penale) è stata inscenata per protestare contro il parroco perché qualche giorno prima aveva invitato una donna – che aveva pensato di potere entrare con il suo cane nel luogo sacro – ad uscire dalla chiesa.
I carabinieri di Genzano, immediatamente avvertiti dai fedeli, al loro arrivo hanno identificato quattro-cinque persone che indossavano una pettorina dicendosi animalisti. Il parroco ha raccontato l’accaduto ed ha spiegato ai militari che il gruppetto che aveva interrotto la messa era composto da 15-20 persone. Non sono mancate sui social network i commenti degli utenti. Assunta commenta: «io vado in Chiesa per pregare e restare in ascolto del Signore, non per distrarmi con cuccioli, per quello vado al parco».
Laura mette a confronto indebitamente cani e bambini: «sta alla educazione delle persone, a mio modesto parere, capire se il cane o il bambino dà fastidio. Nel caso del cane, magari questa signora non aveva a chi lasciarlo ma non voleva perdere la Messa. Non siamo sempre così pronti a giudicare senza conoscere le situazioni. Poi sul fatto che gli animali in Chiesa non dovrebbero essere portati perché luogo Santo e di preghiera posso anche concordare. L’importante secondo me, che non ci sia disturbo durante la Messa, è giusto che ognuno abbia la possibilità di raccogliersi».
Scrive Paola: «io amo moltissimo gli animali, tutti gli animali, ma mi pare davvero irrispettoso portarli a messa». «Portateci i vostri figli in chiesa che ne hanno bisogno e gli animali lasciateli liberi in campagna poiché anche loro meritano quella libertà che Gesù ha dato loro!», scrive Valeria. Commenta sarcastico Gilberto: «cent’anni senza prete e la gente finirà per adorare gli animali (santo Curato d’Ars)».
Davide sospetta: «è stato sicuramente tutto architettato… la signora con il cane sicuramente è stata mandata per creare il pretesto dell’interruzione di una funzione religiosa». Renato conclude: le bestie, qualsiasi esse siano, non devono entrare in chiesa. Le si può amare e rispettare, ma un luogo sacro è sacro…».
Matteo Orlando
I cani non possono entrare in chiesa non per cattiveria ma per una forma di rispetto nei luoghi sacri dove si celebra il memoriale del Sacrificio di Gesù