“Io sto a casa! Ma bisogna considerare che su menti deboli la forzata cattività può essere pericolosa”
Lo dice in questa intervista il noto psichiatra professor Francesco Bruno che parla anche di fede.
Professor Bruno, ci dicono di rimanere a casa…
“Da un punto medico è giustificato, è il solo rimedio valido per sconfiggere questo virus, però da psichiatra ho il dovere di affermare che ci sono delle controindicazioni”.
Si sono verificati suicidi…
“A questo mi riferivo. La cattività in sé stessa è pericolosa per la mente in quanto l’ uomo è creatura che ama la socialità e i contatti, ne ha bisogno. Esistono alcune persone che da questa situazione sono ancor più destabilizzate sino ad arrivare a gesti estremi. Sia ben chiaro che la cattività non è la causa diretta, ma certamente questa aumenta il disagio”.
Magari un poco dipende da comunicazioni non sempre chiare da parte chi comanda..
“In effetti la serie di decreti e di conferenze annunciate ad ora notturna sono state ansiogene e se ne poteva fare a meno. La gente, specie quella più debole, ha bisogno di una comunicazione univoca e senza variazioni”.
Da quanto si apprende la politica prima di adottare ogni decisione si basa sul parere dei virologi..
“Il parere di questi specialisti è necessario, ma ho la sensazione che il Paese stia diventando una sorta di dittatura dei virologi e la politica sia stata come congelata. Bisogna stare molto attenti a dare agli scienziati qualsivoglia forma di influenza perché costoro sono senza umanità”.
Messe senza popolo, che ne pensa?
“Esiste un collaudato rapporto tra scienza e fede e la fede fa molto bene, rasserena. La gente ha bisogno di credere e penso che sia pur con idonei accorgimenti igienici si poteva far assistere alle messe con il popolo. Del resto a livello di contagio non vedo grandi differenze tra una metropolitana ed una chiesa. Tutti abbiamo visto che gioia quando il Papa ha portato il crocifisso in giro per Roma. L ripeto: la fede fa bene”.
Quanto tempo potremo stare in casa senza problemi?
“Dipende dal virus e bisogna rispettare le norme. Certo, senza prospettive chiare e piccole progressive gratificazioni, la gente corre il rischio di dar di matto”.
Bruno Volpe