“Ho visto due Papi pregare nell’inferno di Auschwitz- Birkenau. Sono rimasta impressionata dal silenzio di Francesco”. lo dice in questa intervista che ci ha rilasciato la polacca Jadwiga Pinderska Lech, responsabile delle pubblicazioni e della casa editrice nata all’interno dell’ex campo di concentramento. Occhi azzurri, capelli biondi con codino, occhialini e volto sorridente, parla in perfetto italiano.
Dottoressa Pinderska, che cosa fu quel campo di concentramento?
” Possiamo definirlo, senza paura di smentita, la pagina più nera del ventesimo secolo, il più grande cimitero senza tombe dove ebbe sfogo la crudeltà umana. Non dobbiamo dimenticare che fu costruito, almeno al suo inizio, per i prigionieri polacchi e gli ebrei della nostra nazione. Proprio per questo, la Germania nazista decise di aprire un campo di concentramento in quel posto, che dista 60 km circa da Cracovia. Solo dopo la decisione della soluzione finale, il lager divenne luogo ove confluirono deportati ebrei e prigionieri di ogni parte”.
In quel campo, dove morì anche Santa Edith Stein, si registrò un episodio commovente. San Massimiliano Maria Kolbe, infatti, rinunciò alla sua vita per salvare quella di un altro prigioniero…
” Fu deportato nel campo nel 1941. Possiamo definire il suo un atto di alto eroismo e di autentica santità.Senza voler enfatizzare, rappresenta la sintesi e l’essenza del cattolicesimo polacco, devoto a Gesù, alla Madonna e alla Chiesa”.
Che cosa rappresenta la Chiesa cattolica per il popolo polacco?
” E’ molto importante. La religione cattolica ed il legame con la Chiesa sono alla base della nostra nazione. I polacchi nella loro grande maggioranza, nutrono fiducia nella Chiesa, forse ancor di più che della politica, e vedono in essa una ragione e uno strumento di unità. Infatti, quando la Polonia non esisteva ed era divisa, la Chiesa cattolica ha rappresentato motivo di cementazione e di unione”.
Che cosa è il cattolicesimo per i polacchi?
” Fede e rispetto per la tradizione. Il nostro popolo alla Domenica e alle feste di precetto, va a messa e si riunisce in famiglia, valori che vengono seguiti per quanto possibile” .
Si dice tuttavia, che il Pis, partito conservatore di maggioranza relativa al governo, sia strettamente legato alla Chiesa e viceversa..
” Lo dicono nelle tv, alcune, e su certi giornali, ma non credo, poi ognuno ha la sua idea da rispettare. Qui certamente il Presidente della repubblica prega, alla pari del primo ministro. Non credo che esercitare il culto apertamente sia motivo di scandalo o di protesta” .
E’ stato scritto che, dopo l’ assassinio del sindaco di Danzica, in Polonia si respira un clima di odio…
” Esagerato, non percepisco odio e penso che a volte girano voci interessate per danneggiare. Certo, quello di Danzica è stato un evento molto brutto”.
Lei nel lager ha visto la visita di due Papi, Benedetto XVi e Francesco. Che idea ha ricavato?
” Papa Benedetto XVI fece un grande discorso. Papa Francesco è entrato nella cella che ospitò San Massimiliano Maria Kolbe e vi è rimasto dieci minuti a pregare in silenzio e non ha detto nulla. Due approcci diversi, ma molto commoventi in quell’inferno. Mi ha impressionato il silenzio di Francesco”
Che lezione possiamo ricavare?
” Che lo sterminio fu un evento pagano, lontano da Dio , dalla fede e dalla ragione. Preghiamo per le vittime e perché cose simili non si ripetano mai più” .
Bruno Volpe