La Cattedrale di Trani diventa scenario di un videogame e il vescovo non gradisce. Che cosa succede nella cittadina pugliese? Un infermiere del 118 esperto in informatica, Rino Negrugno, ha creato un videogioco che ha quale protagonista la Cattedrale di Trani, esempio di romanico pugliese. Il gioco è una passeggiata virtuale dentro la Chiesa su piattaforma Minecraft e con sottofondo musicale. L’ infermiere- inventore è un appassionato della Cattedrale. L’arcivescovo di Trani- Barletta e Bisceglie, Monsignor Giovanni Battista Pichierri, non ne è affatto contento.
Eccellenza, che dire della Cattedrale divenuta, a sua insaputa, scenario videogioco?
Non ne sapevo niente. Non mi risulta che in Curia siano arrivate richieste o qualsivoglia contatto da parte dell’ inventore. Indagherò e mi informo meglio.
Come giudica un videogioco con la Cattedrale al centro?
In tutta sincerità, riservandomi di esaminare da tutti gli aspetti la questione, trovo questa cosa poco delicata. Non la gradisco. La Cattedrale va rispettata per quello che è e che indica, non è un monumento. Certe idee nascono perchè si pensa alla Chiesa solo come monumento e luogo artisitico, ma così non è. Il primo scopo di un edificio di culto è la preghiera. I lati estetici, artistici e storici passano in secondo piano, come il turismo, cose indubbiamente belle, ma secondarie rispetto al fine principale. Utilizzare la Chiesa per un videogioco mi sembra inappropriato. Spero che non ci sia un fine di guadagno, mi auguro di no.
Intanto, passando all’attualità, a Roma da poco si è tenuto, con successo di partecipanti, il Family Day che cosa ne pensa?
Lo ho trovato un evento importante e significativo. I laici hanno tutto il diritto ad esprimere le loro idee andando anche controcorrente, a difesa della famiglia.
Legge Cirinnà, secondo i manifestanti è da ritirare, lei che cosa pensa?
Io rispetto il legislatore perchè siamo in uno stato laico. Da credente, tuttavia, penso che quella legge sia sbagliata per due ragioni: equipara le unioni omosessuali alla famiglia basata sul matrimonio, poi con le adozioni lede i diritti dei bambini. Chi ne chiede il ritiro, non è in errore.
Bruno Volpe