La televisione irlandese RTÉ television ha deciso di cancellare l’Angelus domenicale del Papa dalla sua programmazione dopo 53 anni. L’Angelus sarà rimpiazzato da programmi “che interessino le persone di tutte le fedi ed anche chi non ne ha alcuna.” L’Angelus va storicamente in onda alle 12 e viene replicato alle 18. Subito dopo le parole del Papa, vanno in onda immagini senza audio della Vergine Maria, in modo da permettere ai teleascoltatori di pregare con tranquillità, seguite da rintocchi di campane.
Per ora, al posto dell’Angelus, la tv irlandese manderà in onda filmati di aspiranti registi ed artisti irlandesi su temi generici, capaci di “portare alla preghiera o alla riflessione”. RTÉ ha comunque deciso che ogni venerdì alle 18 andrà in onda il programma “L’Angelus del Papa”, che però avrà nei cambi del format. L’unica cosa che resterà intatta della vecchia programmazione saranno le campane. Di quella che una volta era la “cattolicissima Irlanda” resta ormai solo un pallido ricordo.
Ma di cosa ci stupiamo, scusate? Posto il fatto che di Paesi “cattolicissimi”, se mai ce ne sono stati, oggi non ce ne sono più, ma molti di questi Paesi erano cattolici per convenienza, per questioni politiche o identitarie e non per fede (vedasi la Spagna e l’irlanda cattoliche contro l’Inghilterra anglicana, la Francia cattolica contro la Germania protestante, il Belgio cattolico rispetto all’Olanda protestante, la Polonia circondata da Paesi ortodossi e così via); rimosse tali questioni semplicemente hanno ceduto a vizi mai sopiti e hanno, appena potuto (vedasi mutamenti dell’assetto politico e religioso, con la secolarizzazione galoppante ed il radicalismo di massa), rinnegato e tradito ciò in cui credevano. E’ triste a dirsi ma è così, purtroppo.