Il Santo Sinodo della Chiesa ortodossa russa, sotto la presidenza di Sua Santità il Patriarca Kirill, ha deciso di aggiungere sedici santi occidentali cattolici del primo millennio al suo calendario ufficiale, a cominciare da San Patrizio d’Irlanda, che sarà commemorato il 30 marzo.
La decisione è stata presa dopo aver ascoltato una relazione Sua Eminenza il Metropolita Clemente di Kaluga e Borovsk, presidente della commissione per la compilazione del Menaion, il calendario dei santi, con la proposta di includere alcuni santi antichi che lavoravano nelle terre occidentali prima del Grande Scisma del 1054. Una commissione era stato istituita già nel 2014 per esaminare l’inclusione dei santi occidentali nel calendario ufficiale della Chiesa ortodossa russa e, dopo aver valutato alcuni criteri (la confessione senza macchia della fede ortodossa; le circostanze in cui la loro glorificazione ha avuto luogo; l’assenza dei loro nomi da opere polemiche contro la Chiesa orientale e i suoi riti; la loro venerazione nelle diocesi estere della Chiesa ortodossa russa e nelle altre Chiese locali), i lavori sono arrivati al termine con l’inclusione dei santi occidentali che sono già venerata nella diocesi della Chiesa ortodossa russa all’estero e nelle altre chiese locali.
Nella lista troviamo: – Potino, vescovo di Lione, e quelli martirizzati con lui; i martiri Blandina e Pontico di Lione; Epipodio di Lione; Alessandro di Lione; Saturnino, primo vescovo di Toulouse; Vittorio di Marsiglia; Albano, protomartire della Britannia; l’arcivescovo Onorato di Arles, fondatore del monastero di Lerins; Germano, vescovo di Auxerre; Vincenzo di Lerins; Patrizio, vescovo di Armagh, evangelizzatore dell’Irlanda; Lupo il Confessore, vescovo di Troyes; Genoveffa di Parigi; Germano, vescovo di Parigi; Procopio, abate di Sazava in Boemia. Il prossimo 30 marzo 2017 si terrà presso l’Università ortodossa di Mosca una “notte di cristianesimo celtico” in occasione della festa di San Patrizio. L’agenzia di stampa Interfax comunica che il Rettore dell’Università celebrerà una funzione religiosa, si terrà una conferenza e la serata comprenderà anche l’esecuzione di musica celtica e degli inni europei tradizionali.
Matteo Orlando