La Chiesa ortodossa russa sostiene che la “guerra santa” di Putin in Siria è un’operazione per proteggere i cristiani innocenti contro la “tirannia del terrorismo”.Il Patriarca Kirill, in un comunicato ufficiale, ha dichiarato che Putin, dando il via libero all’utilizzo delle forze militari russe in Siria “ha preso una decisione responsabile” dal momento che “il processo politico non ha portato ad alcun miglioramento nella vita di persone innocenti e che hanno bisogno di una protezione militare”.
L’arciprete Vsevolod Chaplin, un portavoce della Chiesa ortodossa russa, ha sottolineato che la decisione del presidente Vladimir Putin, approvata dal parlamento, è “coerente con il diritto internazionale, la mentalità del nostro popolo e il ruolo che il nostro Paese ha sempre giocato in Medio Oriente”. Chaplin ha detto che la Russia non può voltare le spalle ai cristiani e alle altre minoranze che rischiano di essere spazzati via dai militanti islamici dello Stato e dalle altre forze estremiste.
“La lotta contro il terrorismo è una lotta santa e oggi il nostro paese è forse la forza più attiva nel mondo per combattere il terrorismo”, ha detto il portavoce della Chiesa ortodossa russa che, ricordiamo, nel mondo conta 150 milioni di fedeli. “Sosteniamo pienamente l’uso di un contingente di forze armate russe nella battaglia contro il terrorismo internazionale”, ha detto, a sorpresa, Talgat Tadzhuddin, capo dell’Amministrazione spirituale centrale dei musulmani di Russia.
Matteo Orlando