“Tana per Di Maio, a cui evidentemente diamo ragione per esistere. Quello che ha detto sul 25 aprile e gli antiabortisti di Verona dimostra bene quanto sia prepotente e violento il fascismo degli antifascisti in assenza di fascismo” hanno ribattuto Toni Brandi e Jacopo Coghe, rispettivamente presidente e vice presidente del Congresso Mondiale delle Famiglie e di Pro Vita e Famiglia, al vice premier Luigi Di Maio secondo il quale chi nega il 25 aprile ha aderito al congresso di Verona passeggiando mano per la mano con gli antiabortisti.
“In realtà è solo venuta alla luce la sua cristianofobia. Lui che si professa cattolico – hanno aggiunto e concluso – dovrebbe sapere che la Chiesa è contro l’aborto, dall’inizio della sua storia ad oggi con Papa Francesco che ha detto chiaramente che ‘è come affittare un sicario per risolvere il problema’. Non si capisce perché offendere i cattolici sia diventata la sua professione, ma in vista delle Europee è molto utile aver capito chi è e quali principi porta avanti. Considerato comunque il clima di odio contro i cattolici, si veda il tentativo di sgozzamento alla stazione Termini da parte di un marocchino contro un georgiano con l’unica colpa di portare una croce al collo, invitiamo il leader pentastellato e i politici a un maggiore senso di responsabilità oltre che al rispetto delle opinioni legittime dei cittadini italiani e tutelate dalla Costituzione”.