Uno dei momenti più significativi della venuta del Santo Padre Francesco a Palermo del prossimo 15 settembre, sarà la visita presso la Missione “Speranza e Carità” fondata dal missionario laico Biagio Conte.
Il Papa subito dopo la celebrazione della Santa Messa al Foro Italico, in occasione del XXV anniversario del martirio del beato don Pino Puglisi, si recherà presso la cittadella del povero in via Decollati, dove consumerà un pasto insieme agli immigrati, ad una rappresentanza di detenuti e alcuni ospiti della Casa dei giovani diretta da don Salvatore Lo Bue.
Già nei giorni scorsi si è svolto un sopralluogo della Gendarmeria del Vaticano per prendere visione del luogo dove sarà il successore di Pietro. Padre Pino Vitrano, primo collaboratore di Biagio Conte che ha appreso della notizia con grande trepidazione, sta organizzando il momento intimo con il Santo Padre.
Biagio Conte ha appreso la notizia mentre si trovava in Francia ed ha manifestato la sua grande gioia per tale scelta.
Prima di tale evento saranno allestiti i locali per accogliere papa Francesco che visiterà anche la chiesa realizzata dagli stessi immigrati e che durante l’ultimo Giubileo della Misericordia è stata luogo di pellegrinaggio da parte di tanti fedeli.
La Missione di Speranza e Carità nasce nel 1991, sotto i portici della stazione centrale della città di Palermo ad opera di fratel Biagio Conte, Missionario laico.
La struttura accoglie i tanti bisognosi che non hanno un punto di riferimento nelle grandi metropoli di oggi.
Figlio di imprenditori edili, a tre anni Biagio Conte viene portato in Svizzera in un collegio di suore, ritornando a Palermo a 9 anni per poi essere inserito nel collegio di San Martino delle Scale per quattro anni.
A 16 anni abbandona la scuola media e inizia precocemente a lavorare nell’impresa edile della sua famiglia, ma a causa di una profonda crisi spirituale decide di allontanarsi dalla famiglia nel 1983, andando a vivere a Firenze.
Nel maggio 1990 decide di vivere come eremita, ritirandosi nelle montagne dell’entroterra siciliano e successivamente facendo un viaggio interamente a piedi verso la città di Assisi.
Il viaggio è stato reso noto alle cronache per gli appelli della famiglia d’origine alla trasmissione Rai Chi l’ha visto?, dove Biagio ha risposto in diretta informando del suo cammino verso Assisi, dove arriverà il 7 giugno 1991.
Torna quindi a Palermo per salutare i familiari, con l’intenzione di trasferirsi in Africa come missionario, ma lo stato di miseria in cui ritrova la sua città lo porta a cambiare idea.
In un primo momento è attivo nel portare conforto ai senzatetto della Stazione di Palermo Centrale, per i quali si batte attraverso diverse proteste ed un digiuno, grazie al quale ottiene l’utilizzo di alcuni locali in via Archirafi, all’interno dei quali fonda nel 1993 la “Missione di Speranza e Carità.
La “Missione” è un luogo di sostegno in cui è possibile dormire, mangiare e contribuire concretamente, offrendo la propria disponibilità lavorativa al servizio della comunità; ogni comunità è dotata di cucina e mensa autonome dove vengono distribuiti tre pasti al giorno, è attivo inoltre un forno che garantisce il pane per il fabbisogno delle tre comunità. È dotata, inoltre, di ambulatori medici con medici volontari che garantiscono le prestazioni mediche di base (convenzione ASP con ricettario medico) e assistenza farmaceutica.
I bisognosi che vengono accolti sono liberi di professare qualunque fede e di pregare secondo i dettami della propria religione. La Missione inoltre fornisce assistenza a tante famiglie indigenti di Palermo con beni di prima necessità e latte pediatrico per i neonati. Contemporaneamente, è attivo un servizio di missione notturna: si tratta di un camper che ogni sera con a bordo 5 volontari della Missione, gira per la città per incontrare le persone emarginate (tossicodipendenti, senzatetto, prostitute) e fornire loro una bevanda calda e assistenza. È previsto un ampliamento dell’attività missionaria a Giacalone, rivolta all’assistenza di donne e bambini maltrattati.
Nel dicembre 1998 viene aperta presso l’ex convento di Santa Caterina l’accoglienza femminile, destinata a circa 120 tra donne singole e mamme con bambini.
Nel 2002, a seguito dell’emergenza profughi, viene aperta la terza comunità della Missione “La cittadella del povero e della speranza” presso l’ex caserma dell’Aeronautica di via Decollati che accoglie circa 700 extracomunitari, di passaggio e non, da Palermo.
Il 16 gennaio 2014 è stato reso noto che Biagio Conte, da anni costretto su una sedia a rotelle a causa di vertebre schiacciate a seguito delle spossanti fatiche cui si è sottoposto nella Missione, già dalla scorsa estate aveva ripreso a camminare dopo un’immersione nelle acque di Lourdes. La Curia di Palermo ha ufficialmente dichiarato che ritiene si tratti di miracolo.
Nel 2018, dopo la morte di alcuni senzatetto nelle strade di Palermo, in segno di protesta contro la povertà decide di dormire in strada, sotto i portici del Palazzo delle Poste centrali, iniziando uno sciopero della fame durato dieci giorni; in seguito la Regione ha finanziato l’ampliamento della missione di via Decollati.