La celebre trans Eva Robin’s, ne canta quattro al teologo polacco esternatore Krzystof Charamsa nel corso di una intervista esclusiva a La Fede Quotidiana.
Qualche mese fa il teologo polacco Charamsa ha esternato alla vigilia del Sinodo il suo essere gay, lei cosa ne pensa?
Andiamo con ordine. Il fatto di essere omosessuale per me non rappresenta per niente una colpa. Ciascuno rimane liberissimo di scegliere la sua inclinazione senza indulgere al moralismo. Tuttavia, nel caso di quel prete, bisogna fare qualche osservazione. Non rappresenta un mistero, poi confermato dai fatti, che avesse un libro in uscita e dunque non sembra del tutto limpido nel suo coming out, anzi.
In che senso, scusi?
Un coming out costa sacrificio ed anche pena, non si convocano le tv per dichiararlo ai quattro venti. Poi quella conferenza stampa… davvero roba di mal gusto e di pessimo esempio. Penso che quel prete sia davvero un personaggio ambiguo, capace di strumentalizzare il sentimento di chi davvero soffre, per fini personali e a suo vantaggio. E inoltre, ammesso che davvero fosse in buona fede, ha tirato un pessimo scherzo alla causa dei gay. Infatti, ha in un certo qual modo messo in problemi il Papa e la Chiesa che voleva forse al sinodo aprire a questa causa. Un autogol, ammesso che sia stato puro di animo, cosa sulla quale nutro tante incertezze.
Pensa che nella Chiesa cattolica esista una lobby gay?
I gay stanno dappertutto e sono anche forti e ben organizzati. Non comprendo per quale motivo non debbano essere anche nella Chiesa cattolica. Da quel che so, esiste una lobby gay ed anche ben assortita.
Se un sacerdote la avvicinasse?
Premesso che non ho avuto mai esperienze con preti, rifiuterei di netto, pensando che la fede e il vestire un abito sacerdotale rappresentano un valore molto importante e da rispettare. Tornando al sacerdote polacco, doveva prima rinunciare al suo status e dopo solo dopo, uscire allo scoperto. Le dico che da giovane ho studiato in un istituto religioso e che apprezzo la dottrina cristiana.
Che cosa pensa di Papa Francesco?
Lo apprezzo molto, mi sta simpatico e credo che stia avvinando la gente comune ad una Chiesa che guida con buon senso. Mi piacciono le sue aperture sui temi etici, vada avanti.
Che pensa del nuovo Vatileaks?
Quando il fatto ha avuto la sua deflagrazione mi trovavo in Brasile e dunque mi limito alla conoscenza da giornali. Certo che rubare documenti riservati rappresenta una cosa molto brutta, lede la fiducia, roba imbarazzante specie per colui che la commette.
Bruno Volpe