Cercata per decenni, l’elusiva città di Ziklag è stata collocata dagli archeologi, dopo sette stagioni di scavi, in corrispondenza del sito di Khirbet a-Ra‘i, un villaggio in rovina sui monti della Giudea.
Come riporta l’AGI, la scoperta si deve a un team congiunto di ricercatori – della Hebrew University di Gerusalemme, dell’Israel Antiquities Authority e della Macquarie University di Sydney – guidato dal professore Yousef Garfinkel, capo dell’istituto di archeologia dell’Università ebraica.
La città filistea, citata più volte nella Bibbia, soprattutto nel libro di Samuele, sarebbe quella in cui tremila anni fa il giovane Davide trovò riparo cercando di sottrarsi alla cattura ordinata da Saul, primo re d’Israele. Dopo la morte di Saul, divenne re per due anni suo figlio Is-Baal fino al suo assassinio, dopo il quale salì al trono Davide, già sovrano della tribù di Giuda.
Da quanto riportato dal The Times of Israel, i resti ritrovati risalgono al periodo tra il XII e l’XI secolo a.C. (datazione supportata dal metodo del carbonio 14). Non solo. Le analisi mostrano i resti di un incendio che avrebbe distrutto la città, rinforzando l’ipotesi di identificazione se, sempre secondo il racconto biblico, la città venne distrutta dagli amalechiti prima della morte del re Saul.
I reperti sono tipici della cultura filistea e simili ad altri risalenti allo stesso periodo e ritrovati negli scavi di Ashdod, Ashkelon, Ekron e Gat. Già in passato gli archeologi avevano tentato di trovare Ziklag, ma tutti i siti presi in esame non riportavano abbastanza prove a sostegno, nonostante il ritrovamento di reperti quali brocche e altri vasi decorati in uno stile tipico dell’era di Davide.
Il nome, Ziklag, fornisce invece un importante indizio storico e antropologico riguardo l’origine dei suoi abitanti e diventa tassello importante nella ricerca intorno alla storia di Israele. Nome filisteo e non semitico, dimostra infatti come i filistei non fossero originari dell’area, ma migrarono verso Israele dall’Europa.
È della settimana scorsa un articolo del National Geographic che riporta i risultati del primo studio in assoluto in cui si analizza il DNA estratto da un antico sito filisteo: un cimitero nell’antica città filistea di Ascalona, lungo la costa meridionale di Israele. Sulla base delle analisi effettuate, gli studiosi hanno riscontrato la presenza di un pool genico europeo a conferma dell’ipotesi secondo la quale il popolo biblico dei filistei non sarebbe di origine semitica. Ipotesi che sembra ulteriormente sostenuta dalla recente scoperta della città di Ziklag.
Secondo il capo archeologo Garfinkel a Khirbet a-Ra’i, fino ad oggi, sono stati scoperti circa 100 vasi di terracotta completi, utilizzati in passato per conservare vino e olio.
“Le brocche e le scodelle, decorate con un rivestimento rosso scivolato e brunito a mano, sono tipiche del periodo del re David”.
ROBERTA CONTE