Il primo maggio ha preso avvio il mese mariano per eccellenza. Come viverlo adeguatamente? Lo abbiamo chiesto a Monsignor Angelo Spina, arcivescovo di Ancona-Osimo.
Eccellenza Spina, qual è il nostro approccio a questo mese e soprattutto a Maria?
“Maria ci porta, se confidiamo in Lei, direttamente al cuore del Figlio. Del resto, nelle nozze di Cana, Maria ci dice apertamente fate quello che vi dirà. In poche parole ci dice la strada, che è quella dell’ abbandono e dell’obbedienza al Figlio, per il nostro bene, non per schiavitù”.
E’ bene recitare il santo Rosario?
“E’ una bella e santa pratica devozionale che lo stesso Papa Francesco raccomanda di fare. Con il rosario meditiamo i misteri della vita del Signore ed è una sorta di Bibbia dei semplici, molto utile a tutti noi. Credo che davvero bene recitarlo, aiuta”.
In questo tempo difficile della pandemia, pensa che sia conveniente confidare nella intercessione di Maria?
“E’ sempre di giovamento adesso e in ogni tempo. Maria è stella della speranza che non tradisce mai e ci dice che non dobbiamo avere paura. Nella Bibbia questa espressione sta 365 volte, una per ogni giorno”.
Messe col popolo. Ai fedeli mancano. Quale la sua opinione?
“Celebrare la messa col popolo è il più grande desiderio per tutti noi.. Occorre ricordare, però, che la salute va salvaguardata e che è in atto una pericolosa pandemia. I vescovi con prudenza cercano una soluzione, con il diritto di culto e della salute. Certamente ricordo che la messa ha natura sacramentale ed è fatta per il popolo, anzi deve tornare quanto prima al popolo”.Bruno Volpe