Il card. Joachim Meisner, arcivescovo emerito di Colonia, morto ieri mattina, sarà sepolto sabato 15 luglio presso la cripta della cattedrale di Colonia. Le indicazioni sono state riferite dall’arcivescovo di Colonia, il card. Rainer Maria Woelki, durante una messa funebre in onore di Meisner, celebrata nella cattedrale ieri sera.
Woelki ha letto il testamento spirituale, sotto forma di preghiera, lasciato dal suo predecessore, nel quale Meisner si rivolge costantemente a Gesù: “Cristo, tu sei la mia speranza, la mia pace, la mia felicità, tutta la mia vita”, scrive il cardinale defunto. “Mi hai toccato con la tua croce per portare amore alla gente. Mi hai fatto diventare sacerdote e vescovo”.
Woelki ha sottolineato che l’ultima parola di Meisner è una solenne dichiarazione di fiducia e servizio al Papa: “Seguite sempre il Santo Padre e non perderete mai Cristo”. Nella sua omelia Woelki, che fu segretario e vescovo ausiliare di Meisner a Colonia, ne ha lodato sia la forza evangelizzatrice sia la rettitudine: spesso “era ritenuto scomodo” soprattutto quando interveniva “per la protezione della vita umana e per la vita nascente in pericolo”. Nella Chiesa, nella società e nella politica, secondo Woelki è stato a volte frainteso. Quando nel 1989 si trasferì da Berlino a Colonia, sapeva di avere davanti una chiamata “esigente e stimolante” e “seppe avere calore e affetto per tutti – ha ribadito Woelki – usando parole chiare e mai ambigue”. (SIR)
“Seguite sempre il Santo Padre e non perderete mai Cristo”….se lo avesse detto PUBBLICAMENTE prima di morire sarebbe suonato molto,…ma molto,…ma molto….meno IPOCRITA! (non è costui uno dei Cardinali dei dubia?) :
https://www.corrispondenzaromana.it/morto-il-cardinale-meisner-uno-dei-porporati-dei-cinque-dubia-sullamoris-laetitia/
Non stò contestando il gesto in sè (i dubia),ma il modo scomposto,dilatorio e anche poco cristiano per come è stato messo in opera il gesto nei confronti del Papa.Ma gìà sò che pochissimi capiranno quello che ho scritto,facendo polemica sul nulla.E intanto già novelli Giordano Bruno(don Alessandro Minutella) crescono rifacendosi alle persecuzioni che subì padre Pio da Petrelcina,con la differenza che lui NON HA MAI contestato pubblicamente i suoi superiori Vescovi o Papa anzi pregava il Rosario!.Complimenti Eminenza Reverendissima! Gesù sicuramente avrà avuto modo di ringraziarla personalmente per questa sua opera di unità apostolica per la quale ella si è profuso pubblicamente,e che ha giovato tanto alla fede!…..Ancora una volta complimenti vivissimi!
Se lei conoscesse un po’ di storia della chiesa, saprebbe che nella formulazione dei dubia non vi è nulla di dilatorio o di scomposto, poiché il diritto canonico prevede questo istituto. I dubia non sono una mancanza di rispetto nei confronti del pontefice ma sono anzi una dimostrazione d’amore per il Suo ministero e per ciò che rappresenta. Formalmente è solo e soltanto una richiesta di chiarimento su alcuni punti controversi riguardanti questioni dottrinali sollevate dall’esortazione apostolica in discussione. Esige solo che il santo padre risponda “SI” o “NO”. Nel passato altri papi hanno avuto a che fare con questa situazione e hanno risposto riaffermando le Verità della nostra fede senza problemi. Cosa che il nostro amato papa non ha ancora fatto. Forse questo non è dimostrare amore per la chiesa? Forse questo non è dimostrare amore per i papa? Fino alla fine il card. Meisner ha dimostrato questo amore, in barba a chi tace la verità per piaggeria o per pusillanimità.
Se lei avesse letto un po’ ‘bene’ quello che ho scritto non mi avrebbe giudicato ne pusillanime ne lecch….no.Farò semplicemente riferimento a quello che già ho scritto,nella speranza che lo Spirito Santo la illumini e che possa comprendere meglio….:
1)-….’ma il modo scomposto,delatorio e anche poco cristiano per come è stato messo in opera il gesto nei confronti del Papa.’
Ho contestato IL MODO non i dubia,per esempio,se lei riprendesse PUBBLICAMENTE suo padre in malo modo magari nella piazza del paese,e con questo comportamento LO UMILIASSE,mi dica e cristiano questo comportamento verso suo padre?…è amore per suo padre questo comportamento? i Cardinali (che io sappia) hanno una certa PRECEDENZA nel PARLARE PRIVATAMENTE con il Papa,cosa che sicuramente ne io ne lei abbiamo.
2)-Questo comportamento a indotto qualche sacerdote a pensare che SUL SOGLIO DI PIETRO SIEDE SATANA,(don Alessandro Minutella) e questo mentre la SS.Trinità stà a braccia conserte a vedersi lo spettacolo!…non l’ho detto io «Simone, Simone,….ecco satana vi ha cercato per vagliarvi come il grano;ma io ho pregato per te, che non venga meno la tua fede;e tu, una volta ravveduto, conferma i tuoi fratelli»Luca 22, 31,32,sono parole che non io ma Gesù Cristo Fglio di Dio ha consegnato a Pietro e i suoi successori,…sono queste le parole del Figlio di Dio o no?,…giusto?,…..o sbaglio?….hanno un valore di FEDE o no?….sono un opinione?
3)-Questo e un mio giudizio personale,e chiedo scusa se qualcuno si sente offeso da queste mie parole,ma io non vedo amore in un figlio che pubblicamente umilia suo padre,(magari per far più bella figura con i suoi amici),lo posso perdonare(tutti sbagliamo,me per primo)…ma preferisco essere ammazzato,che affermare che tutto ciò e stato solo un gesto di amore,perchè con questo ragionamento si scuserebbe anche quel figlio che alza le mani sul proprio padre,…….e scusi se tutto questo è poco.(certamente è stato un gesto pubblico poco prudente,perchè poco ponderato nei possibili effetti avuti,per tutti,in primis verso il Papa)
Chiedo scusa per il fraintendimento ma lungi da me dichiararla pusillanime o altro. E perché poi? Per aver espresso la sua idea?. Mi riferivo a qualcun altro che ha responsabilità ben maggiori della nostra. Nell’esprimerle profonda gratitudine per aver invocato su di me lo Spirito Santo, anche io le risponderò ribadendo e chiarendo ciò che ho scritto in precedenza. 1) quando i dubia sono stati resi pubblici, erano già stati inoltrati da più di due mesi al santo padre. Non si può certo dire che ci sia stata avventatezza o volontà denigratoria nei confronti della rispettabilissima persona del papa,anzi.
Quindi la storia della pubblica umiliazione non regge e cade da sola.
2) don Minutella non fa testo. È solo una voce di dissenso un po’ pittoresco e su questo le do ragione. Anche a me non piace questo modo di esternare le proprie critiche. Ma proprio in virtù del passo evangelico che lei ha citato, il sommo pontefice doveva “confermare nella fede” i fedeli dubbiosi e ristabilire una volta per tutte la Verità. Dico solo che sta sotto gli occhi di tutti che questo non è successo. Con tutto il rispetto per il nostro amatissimo Francesco.
Quindi anche su questo punto forse non le è ben chiaro come si sia svolta la vicenda. Le raccomando di leggere le parole che Sua Santità Benedetto XVI ha rivolto al defunto card Meisner. Parole di stima di affetto e di considerazione ,definendolo uomo che viveva alla presenza di Dio, infatti è morto con il breviario in mano mentre pregava. Crede che se un uomo come Benedetto avesse avuto il benché minimo dubbio sulla condotta non proprio ortodossa o corretta del card Meisner, lo avrebbe potuto lodare pubblicamente? Non credo. Evidentemente lei aveva più elementi del papa emerito per giudicare l’operato di quest’uomo.
Non dica però che preferisce essere ucciso anziché dire che questo è stato un gesto d’amore poiché anche Pietro aveva detto a Gesù che lo avrebbe seguito fino alla morte, ma evidentemente non aveva ancora ben compreso cosa fosse il vero Amore. Ma so che non è il suo caso. Le auguro ogni bene e mi scuso per essermi dilungato e aver approfittato della sua pazienza.
Alla risposta di Andrea s., che già da sola chiarisce che non c’è niente di scomposto e delatorio nel modo con cui i dubia sono stati formulati, aggiungo che la richiesta di parlare PRIVATAMENTE i cardinali l’hanno fatta: nel modo consueto, e cioè chiedendo un’udienza privata. Che non è stata mai concessa. Eppure Papa Francesco riceve persone a iosa.
Infine, per quanto riguarda il modo “poco cristiano”, questo è quello che dice il Vangelo:
“Se il tuo fratello commette colpa, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; 16 se non ti ascolterà, prendi con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. 17 Se poi non ascolterà neppure costoro, dillo all’assemblea
Ecco: quando non si riesce a gestire la cosa privatamente o sulla parola di un paio di testimoni, si deve andare all’assemblea.
Una persona in punto di morte è tutto tranne che ipocrita, anche quelle non sante come il cardinale. Rispetto
‘A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più’,….
Questo riguarda ogni battezzato a seconda del proprio stato di vita,ovunque si trovi.Il santo e soltanto una grande freccia che indica un via nulla di più.Il Cardinale sapeva bene le regole del gioco il giorno stesso in cui si professava Diacono,personalmente questo io lo chiamo ‘principio di repsonsabilità’,se Gesù Cristo lo ha voluto Cardinale certamente ha avuto i suoi giusti e buoni motivi,ha noi ci basti (almeno) di accettare la Sua volontà anche quando noi non comprendiamo nel momento presente tutto ciò,mai guardiamoci sempre e ovunque dal contestare la Sua ‘possibile’ volontà,poichè non si può dire’ Gesù ti amo!’..e poi contestare una Sua possibile scelta e volontà! Anche questo è rispetto.
Ma sai che cosa sono i Dubia ? Evidentemente no. Papa Francesco nella Amoris Laetitia ha scritto dei passaggi che possono essere soggetti ad interpretazioni del tutto personali. A questo fine i Cardinali che hanno posto al Santo Padre alcune DOMANDE per FUGARE interpretazioni diverse dalle intenzioni del Papa per il bene dei Pastori della Chiesa e la retta interpretazione aspettavano che Papa Francesco rispondesse con un SI o con un NO (così deve fare il Papa in risposta alle domande ) . Papa Francesco non ha risposto. Libero di non rispondere ma ciò lascia nel dubbio molte anime. Non mi pare una scelta corretta ma il Papa ne risponderà né a me né a noi ma a Nostro Signore.
Sono profondamente cristiano ed ho assoluto rispetto per il Papa, ma dato che egli è un uomo come noi penso che può anche sbagliare. L’unica Verità è quella dei Vangeli. Per questo non ho tanta simpatia per Papa Francesco, che si espone troppo per l’accoglienza ad ogni costo. Ed i costi sono non solo economici ma anche sociali e di convivenza. Secondo me non si è battuto troppo contro le unioni civili e fa poco contro l’aborto. La Vita e la Famiglia sono i veri fondamenti del Cristianesimo, i valori non negoziabili sempre presenti nelle parole dell’amato Benedetto XVI. Quando Gesù dice “vi lascio un nuovo comandamento, il più grande di tutti” penso che vuole intendere che non c’è prossimo più prossimo della famiglia e non c’è più bisognoso della vita nascente. Da qui parte tutto, anche l’accoglienza degli altri.
Per questo non ho tanta simpatia per Papa Francesco,…..fratello nello Statuto Pontificio che a fondato Nostro Signore Gesù Cristo non c’è scritto da nessuna parte che il Papa successore di Pietro e Vicario Suo debba ‘essere simpatico’.O si Crede che il Figlio di Dio Gesù Cristo sostiene la Pietra della Chiesa o allora (per me )si ha un grande,grande,grande problema di FEDE! (NON Fede nel Papa ma Fede in Gesù Cristo Figlio di Dio che lo sostiene!)
O si Crede che il Figlio di Dio Gesù Cristo sostiene la Pietra della Chiesa o allora (per me )si ha un grande,grande,grande problema di FEDE!
No, guardi, qui il problema è un grande, grande, grande problema di ignoranza. Il dogma dell’infallibilità papale riguarda solo certi pronunciamenti, ex-cathedra. Guarda caso, i dubia prevederebbero proprio una risposta ex-cathedra, che non arriva. Guarda caso Francesco si rifiuta di dare una risposta chiara e netta, ma rimanda sempre a quello che dicono altri (p.es. Schönborn). E l’infallibilità non riguarda le questioni di governo. D’altronde ci sono precedenti nella storia dei papi, ben studiati dal CVI, che sostengono queste affermazioni (infatti il dogma fu formulato tenendo presente i precedenti). L’assistenza speciale dello Spirito Santo c’è indubbiamente, ma un Papa, come tutti gli uomini, può rifiutarla per vari motivi. Se si leggessero certe lettere di sante che scrissero ai Papi su ispirazione dello Spirito Santo, e constatasse i toni dei richiami, non si cadrebbe in questo errore. D’altronde basta andare alle Scritture; Paolo scrisse questo, a proposito della correzione che fece a Pietro:
11 Ma quando Cefa venne ad Antiochia, mi opposi a lui a viso aperto perché evidentemente aveva torto. 12 Infatti, prima che giungessero alcuni da parte di Giacomo, egli prendeva cibo insieme ai pagani; ma dopo la loro venuta, cominciò a evitarli e a tenersi in disparte, per timore dei circoncisi. 13 E anche gli altri Giudei lo imitarono nella simulazione, al punto che anche Barnaba si lasciò attirare nella loro ipocrisia.
Come può leggere, parla apertamente di “ipocrisia”. Credere che un Papa sia santo automaticamente, e che quindi non sbagli mai, è una forma di papolatria.
Aggiungo che non sono ex-cathedra nemmeno i pronunciamenti “ad alta quota”. scherzi a parte mi si lasci passare la battuta, ma tutto questo per sottolineare che il “mondo” ha preso di questo papa solo ciò che gli è andato ene, Per il resto…
Poche disquisizioni sul CVI: q6ando ha scritto Amoris laetitia il Papa ha compiuto uno degli atti in cui è implicata infallibilita, perché se essa fosse limitata alla proclamazione di pochi dogmi uno ogni secolo, staremmo freschi. Invece lo Spirito assiste più costantemente, soprattutto nella stesura dei documenti ufficiali. Il dettato di AL è limpido ed infallibile e solo chi non vuole capire perché in malafede può fraintendere.
Nell’ordine di importanza, l’Esortazione post-sinodale , ha un peso maggiore di un normale messaggio del papa, ma ha importanza inferiore rispetto alla Costituzione Apostolica e ancor di meno rispetto all’Enciclica. L’Enciclica è il documento più importante e riguarda importanti materie dottrinali, morali o sociali.
La Costituzione Apostolica, è un atto promulgato dal Papa in qualità di Capo della Chiesa e riguarda disposizioni in genere di natura giuridica.
Detto questo bisogna ricordare che il Papa è infallibile quando parla da solo ex-cathedra o in unione con i vescovi nel Concilio.
Le tre condizioni per l’infallibilità sono : 1) Il Papa parli in quanto tale e come Pastore della Chiesa Universale;
2) Che parli in materia di fede o costumi;
3) Che parli in modo solenne e definitivo con l’obbligo per TUTTI i fedeli,
In mancanza di un requisito sta in piedi l’autenticità, ma cade l’infallibilità.
L’insegnamento deve quindi essere CATTOLICO;
e cosa vuol dire Cattolico? E’ Cattolico tutto quello che è SEMPRE e OVUNQUE creduto da tutti, senza EQUIVOCI o CONTRADDIZIONI.
Le novità pastorali, le ambiguità nel linguaggio o le rivoluzioni della “prassi”, non possono cambiare di una sola virgola la dottrina.
Visto tutto questo, non so da quale ragionamento lei possa dire che l’Esortazione Apostolica in discussione possa avere carattere di infallibilità.
Forse prima di tacciare gli altri di malafede, si documenti meglio.
Saluti
Il Papa in AL non ha cambiato proprio nulla, anche perché citava S. GIOVANNI PAOLO II. Dice solo che, dopo attento discernimento, un divorizato risposato in serio cammino di conversione può (non deve) accedere alla Comunione sacramentale senza per forza creare una seconda ingiustizia, anche perché il più delle volte il vecchio coniuge è ormai irreperibile. È l’eccezione, personalissima, che conferma la regola. Per prevenire a monte casi simili, AL ingiunge di rendere i corsi prematrimoniali vero scrutinio, come i catecumeni. È logico, ortodosso e tradizionale. Si, una esortazione apostolica non è un concilio ecumenico o un dogma, ma richiede ugualmente nella stesura assistenza da parte dello Spirito Santo, che è infallibile. Quindi, dove c’è assistenza dello Spirito, c’è infallibilita, tanto più se si parla di fede e morale e a parlarne è Pietro.
Continuo a ribadirle che la stesura di Amoris Laetizia con l’assistenza dello Spirito Santo non ha nulla a che vedere. Se è vero che non cambia nulla con Amoris Laetizia ,è pur vero che qualche dubbio rimane.
Come ben lei saprà, il Card. Schonborn ha dato una interpretazione della suddetta esortazione. Sua santità ha pure confermato che quella era l’interpretazione autentica, da prendere come riferimento. Questo ha contribuito a creare non poca confusione tra i cattolici e non potrà dire che non è vero. D’altronde lo stesso Francesco ha detto :”Capisco coloro che preferiscono una pastorale più rigida che non dia luogo ad alcuna confusione”. Ma allora il parlare non è più si, si o no, no?
Non vedo come San GPII soprattutto nella Familiaris Consortio possa aver parlato del “caso per caso”. E chi ci dice quale è il serio cammino di conversione?
Lascio infine la risposta alle parole del Card. Cafarra recentemente intervistato su questo argomento.
D.– Come commenterebbe la recente asserzione del cardinale Christoph Schönborn secondo cui la “Amoris laetitia” è una dottrina obbligante e tutti i precedenti documenti del magistero su matrimonio e famiglia devono ora essere letti alla luce di “Amoris laetitia”?
R. – Rispondo con due semplici osservazioni. La prima. Non si deve solo leggere il precedente magistero sul matrimonio alla luce di “Amoris laetitia”, ma si deve leggere anche “Amoris laetitia” alla luce del magistero precedente. La logica della vivente tradizione della Chiesa è bipolare. Ha due direzioni, non una. La seconda è più importante. Il mio caro amico cardinale Schönborn nell’intervista a “La Civiltà Cattolica” non tiene conto di un fatto che sta accadendo nella Chiesa dopo la pubblicazione di “Amoris laetitia”. Vescovi e molti teologi fedeli alla Chiesa e al magistero sostengono che su un punto specifico ma molto importante non esiste continuità, ma contrarietà tra “Amoris laetitia” e il precedente magistero. Questi teologi e filosofi non dicono questo con spirito di contestazione al Santo Padre. Ed il punto è questo: “Amoris laetitia” dice che, date alcune circostanze, il rapporto sessuale fra divorziati-risposati è lecito. Anzi applica a questi, a riguardo delle intimità sessuali, ciò che il Concilio Vaticano II dice degli sposi [cfr. nota 329]. Pertanto o è lecito un rapporto sessuale fuori del matrimonio: affermazione contraria alla dottrina della Chiesa sulla sessualità; o l’adulterio non è un atto intrinsecamente disonesto, e quindi possono darsi delle circostanze a causa delle quali esso non è disonesto: affermazione contraria alla tradizione e dottrina della Chiesa. E quindi in una situazione come questa il Santo Padre, come già scrissi, deve secondo me chiarire. Se dico “S è P” e poi dico “S non è P”, la seconda proposizione non è uno sviluppo della prima, ma la sua negazione. Nè si risponda: la dottrina resta, si tratta di prendersi cura di alcuni casi. Rispondo: la norma morale “non commettere adulterio” è una norma negativa assoluta, che non ammette eccezioni. Ci sono molti modi fare il bene, ma c’è un solo modo di non fare il male: non fare il male
Se non c’è lo Spirito Santo quando si stendono i documenti ufficiali, allora non c’è mai. Guardare la tradizione precedente significa apprezzare anche lo sviluppo, quando c’è. Ma qui c’è la Tradizione. Mi spiace, ma la citazione chd Francesco fa è proprio di FC. Vatti a rileggere quella nota.
Senta, o lo Spirito manca nella stesura o manca nell’interpretazione. Veda lei quello che le va meglio.
Pace.