L’enciclica Laudato sì del Santo Padre dà ampio spazio alle tematiche ambientali. Dal cambiamento climatico alla responsabilità degli Stati sulle politiche ambientali. “Leggere che il Papa ha richiamato l’attenzione all’ambiente, allo sfruttamento del pianeta ed all’inquinamento fa ben sperare. In quanto capo della chiesa Francesco ha un enorme ascendente sui fedeli ed il fatto che le sue parole possano scuotere le coscienze delle persone è un buon auspicio sia alla sensibilizzazione che all’agire concreto dei cittadini”, ha dichiarato Vincenzo Capasso, coordinatore del movimento ambientalista Let’s do it! Italy.
“Il Papa ha scritto anche che stiamo invadendo la nostra casa di rifiuti. Il riferimento è chiaro al pianeta. Se inquiniamo il mondo in cui viviamo saremo noi stessi a risentirne. La terra si deve preoccupare dell’uomo e non viceversa. Questo il concetto espresso dal Pontefice e che è esplicativo di quanto sia necessario rimboccarci tutti le maniche. Non possiamo più attendere che siano gli altri a fare, ma ognuno deve divenire responsabile anche di piccole azioni quotidiane. Fosse anche solo evitare di gettare le cicche di sigarette in terra o fare una buona raccolta differenziata”, ha aggiunto Capasso.
“Siamo convinti che se non si agisce globalmente l’inquinamento si ripercuoterà su tutti. In tal senso – ha dichiarato il coordinatore di Let’s do it! Italy – l’appello del Papa è fondamentale, non solo perché è capo della chiesa, ma anche di uno Stato. L’auspicio è che gli altri grandi della terra gli facciamo seguito ad iniziare dall’Italia. Dal presidente della Repubblica al presidente del Consiglio ed al ministro dell’ambiente”.
“Francesco ha auspicato anche un cambiamento negli stili di vita. A partire dal consumo critico. Anche nel piccolo il singolo cittadino ogni giorno può fare la propria parte anche in questo, scegliendo di acquistare un prodotto piuttosto che un altro. Preferendo di comprare da aziende che non inquinano”, ha detto Capasso.