Antonio Fazio, Governatore Emerito della Banca di Italia non ha mai nascosto la sua fede cattolica, neppure nei momenti maggiormente duri e tempestosi della sua carriera. Con lui, La Fede Quotidiana discute di Giubileo, di Papa Francesco e soprattutto del valore sociale che possiamo dare alla economia e alla finanza, schivando la recente storia delle obbligazioni sulle quali, in modo comprensibile, il Governatore intende mantenere riserbo e basso profilo.
Governatore Fazio, che cosa pensa del Giubileo che ha appena aperto i battenti?
Lo ritengo per tutto il mondo cattolico un grande momento di riflessione, di meditazione ed anche di valutazione del concetto di misericordia che il Papa ha posto al centro del suo Magistero sin dal giorno della sua elezione. Credo che il Papa sia stato profetico a comprendere che il mondo ha bisogno di misericordia per vincere sfide importanti, penso alla minaccia del terrorismo, della violenza, ma anche della emarginazione sociale che genera sempre tensioni e conflitti. Il dialogo rimane sempre la miglior medicina.
Le piace e la convince Papa Francesco?
Per motivi legati al mio ruolo istituzionale, nel passato ho avuto contatti e relazioni anche abbastanza vicine sia a Giovanni Paolo II che reputo un patrimonio della Chiesa, sia a Papa Benedetto XVI del quale ho ammirato il rigore dottrinale coniugato alla dolcezza che ha manifestato verso di me. Papa Francesco ha una sua angolazione molto particolare che lo spinge con sapienza a far fare agli altri quello che vuole lui e da questo punto di vista mi sembra grande, uno stratega mondiale, detto in senso buono e un emozionante pastore di anime del quale il mondo, di credenti e non credenti, aveva bisogno. Penso al recente vertice sul clima di Parigi.
Il vertice di Parigi?
Certo. La tematica ecologica risulta al centro del messaggio del Papa, come vediamo nella sua Enciclica, dunque possiamo dire che il successo del vertice si deve anche alle sollecitazioni del Papa e non mi pare cosa di poco conto.
Passiamo alla finanza e alla economia sulla quali spesso il Papa ha parole dure e forti…
Lui mette in pratica la dottrina sociale della Chiesa e pertanto chi lo taccia di essere marxista sbaglia. Il Papa ricorda, con diritto e ragione, che la finanza non deva mai prevaricare o violentare gli individui, che il profitto, certamente necessario, non sia mai un idolo al quale sacrificare la vita delle persone. In economia oggi vediamo che il vecchio concetto liberista del lasciar fare risulta in discussione, proprio in ragione di una visione sociale che rispetta le persone.
Sorpreso dei nuovo Vatileaks?
Ritengo che a questo episodio si stia dando molta importanza. Indubbiamente siamo al cospetto di un episodio brutto, ma nella Chiesa certe cose sono accadute. Un evento simile accadde anche alla Banca di Italia, ma dopo tutto si risolse. La Chiesa mi sembra molto avanti e forte rispetto a due libri e due presunti corvi.
Bruno Volpe
Infatti è solo peronista..
Il vertice di Parigi poi cosa dovrebbe rappresentare per il mondo e per la fede?