di Jacopo Coghe*
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Il patrocinio al Lazio Pride concesso dal sindaco di Latina, Matilde Celentano, esponente di Fratelli d’Italia e sostenuta dal centrodestra, è un atto gravissimo e un tradimento per tutti gli elettori. Una sconcertante sudditanza psicologica del sindaco, che ha ceduto ai ricatti morali di Tiziano Ferro, ma dovrebbe ricordarsi che è lì per un mandato chiaro ricevuto dagli elettori alle scorse elezioni non per accontentare il cantante. Che senso ha che Fratelli d’Italia e il centrodestra propongano a livello nazionale leggi contro l’utero in affitto se poi localmente gli stessi sindaci di Fratelli d’Italia tradiscono le linee di partito? Il documento politico del Lazio Pride, infatti, apre chiaramente a identità di genere, aborto, procreazione medicalmente assistita, all’istituzione di una legge sull’omotransfobia, ad adozioni per coppie dello stesso sesso e soprattutto alla maternità surrogata. È quindi necessario un immediato intervento di Fratelli d’Italia affinché il sindaco Celentano rispetti il mandato ricevuto dagli elettori che l’hanno scelta proprio per le linee politiche del suo partito e ritiri il patrocinio.
*Portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus