Daniele Trabucco, giá consigliere comunale a Belluno dal luglio 2022 a settembre 2023 e professore strutturato di Diritto Costituzionale e Diritto Pubblico Comparato presso la SSML/Istituto di grado universitario “san Domenico” di Roma, ha partecipato oggi ad Orvieto, in Umbria, alla prima giornata della tre giorni del Forum internazionale sul sovranismo sociale organizzato dal partito politico “Indipendenza” dell’ex Ministro dell’Ambiente Gianni Alemanno e che vedrá la partecipazione di forze partitiche europee che siedono nel gruppo parlamentare dei Patrioti, economisti americani, rappresentanti della politica nazionale, storici, giornalisti, diplomatici (prevista la presenza dell’Ambasciatore della Federazione Russa in Italia) etc.
Trabucco, insieme al prof. Aldo Rocco Vitale dell’Universitá Europea di Roma, ha aperto la I sessione del sabato legata alla questione “gender” e alle sue implicazioni. “Oggi è stata un’occasione”, spiega il giurista, “per dimostrare sia filosoficamente, sia giuridicamente, non solo l’inconsistenza di questa ideologia, ma le evidenti aporie logiche in cui essa cade”. Tuttavia, continua Trabucco, “di fronte ad un territorio, come quello della Provincia di Belluno, con tanti problemi (lo spopolamento, la sfida dell’agricoltura, la mobilitá e le infrastrutture, la sanitá, il turismo etc.), ho portato sul tavolo della discussione anche la questione montana nel suo complesso in merito alla quale pendono in Parlamento ben tre proposte di legge contenutisticamente molto discutibili”. Inoltre, conclude Trabucco, “ho affrontato il rapporto tra centro e periferia. Infatti, con l’entrata in vigore della legge costituzionale n. 1/2020 che, in nome dell’antipolitica urlata (il risparmio é stato dello 0,007%), ha ridotto il numero dei parlamentari, incidendo sulla stessa rappresentativitá dei territori, la Provincia dolomitica ha perduto un numero non irrilevante di deputati e senatori rispetto alle legislature antecedenti quella in corso. Da qui, allora, l’importanza di recuperare il rapporto tra politica e territorio con una visione che superi la contrapposizione tra centro destra e centro sinistra e metta a centro la dimensione, nota al mondo classico (Omero), della “regalitá” dell’agire politico”.