In Vaticano e tra molti vescovi si registra un certo malumore nei riguardi delle scelte di Papa Francesco e sue nomine. Il recente caso di Monsignor Dario Edoardo Viganò ha riaperto ferite che si pensavano chiuse dopo quelli di Monsignor Balda e Chaouqui e le disavventure allo Ior.
Una fonte amica de La Fede Quotidiana, un arcivescovo autorevole che pranza abitualmente a Santa Marta e intende mantenere l’ anonimato, rivela: ” Sinceramente nessuno o quasi sapeva chi fosse questo Monsignor Viganò e soprattutto i suoi meriti sul campo. Tanti di noi si domandano: ma per svolgere queste mansioni non è necessario un ruolino di marcia qualificato? Alcune scelte di Francesco sono sconcertanti e si stanno rivelando sbagliate. Lui viene da lontano e della Curia non sa nulla o quasi. Allora occorre umiltà e informarsi, collaborare. Non si può pretendere di fare riforme e cambiamenti correndo senza freni. In certe scelte notiamo per lo meno insipienza”. Continua: “Non sappiamo dove voglia andare e in che direzione, certo è che molti sono preoccupati”.
E possiamo rivelare un particolare simpatico, ma al tempo stesso inquietante dei rapporti non certo idilliaci tra Francesco e alcuni vescovi a Santa Marta. Il Papa, infatti, usa come gli altri il refettorio comune. Nel recente passato ha pranzato rivolto di viso rivolto agli altri commensali, vescovi e prelati. Costoro, garbatamente, ma decisamente, hanno fatto arrivare all’orecchio del Papa che mette soggezione e in quella posizione li obbliga al saluto prima del pranzo. E allora meglio stare di spalle. Bene. Il Papa ha cambiato posizione e da qualche tempo pranza di spalle ai vescovi che almeno a tavola l’ hanno spuntata.
Bruno Volpe
Chissà se i primi Papi : S.Pietro, Lino. Anacleto I, Clemente I, ecc.,ebbene mi chiedo chissà se i primi Papi per non creare soggezione nella comunità dove essi risiedevano, mangiavano rivolti al muro……..