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“Le bare di Bergamo? Roba da nazisti negare i conforti religiosi ai morti. Non tirare troppo la corda”: lo dice, senza troppi giri di parola, in questa intervista che ci ha rilasciato il noto psichiatra e criminologo prof. Francesco Bruno.

Professor Bruno, le tv ci parlano quasi di continuo del Coronavirus. Da medico e psichiatra è giusto?

“Una cosa è informare ed è bene che lo si faccia con dati, cifre, nozioni oggettive e il parere di gente esperta ed affidabile. Altra è quello che vediamo oggi”.

Cioè?

“Siamo al terrorismo informativo, al pensiero unico stile dittatura con libertà quasi sospese, altro che Cina, la Cina è qui. Nei programmi ci sta una deplorevole esasperazione dei toni, genera angoscia e panico, ansietà. Lo affermo da medico. Se andiamo avanti di questo passo rischiamo l’effetto opposto e non lo capiscono”.

Vale a dire?

“La psiche è stimolata dal senso del vietato. Quando uno sente ripetersi 24 ore al giorno questi messaggi, qualcuno è spinto ad andare in senso diverso e davvero ad uscire di casa. Mi pare evidente che bisogna rispettare le regole, il distanziamento sociale, ma ditelo in maniera accettabile”.

Non uscire mai di casa: è possibile l’effetto aggressività?

“E’ una delle variabili da non scartare. Chi vive troppo tempo in ambienti limitati, pensate al carcere , è a rischio rissa ed aggressività. E’ facile per i grandi attori che parlano in tv predicare state a casa se vivono in grandi case e ville. Inoltre tasto il polso per la strada ad un crescente nervosismo. Sino a qualche giorno fa le code erano disciplinate, ora comincia a serpeggiare una certa elettricità. Non è un buon segale, facciamo attenzione a chi dovesse scapocciare per primo”

Perchè si spaventano maggiormente gli anziani?

“In parte perchè siamo immaturi e poco credenti anche se ci definiamo cattolici. Non abbiamo una buona relazione con la morte che è passaggio alla vita eterna. Poi li stanno terrorizzando con questa informazione. Magari temono come accade di morire da soli e con sofferenze. Qui i preti potrebbero dare di più”

Un sacerdote ed un cardinale hanno detto che questo virus sarebbe stato fatto in un laboratorio cinese..

“E’ possibile. Da quelle parti esistono laboratori dove fanno continui esperimenti. Non escludo che qualche cosa sia scappata di mano”.

Ora si sente una sorta di beatificazione della Cina..

“Non so come si faccia a beatificane una dittatura che ci ha nascosto le cose. Anche se ora la Cina è i Italia visto che prima hanno sottovalutato la situazione di Codogno, e poi si ha un sistema informativo omologato con riduzione delle libertà. Insomma anche l’Italia e il suo governo ci hanno taciuto la verità”

Che cosa pensa quando vede i camion dell’ esercito che portano via a Bergamo le bare?

“Intanto è molto discutibile che la tv mandi quelle immagini specie nel pomeriggio davanti ad anziani. Poi è sorretto che in alcune tv si sia utilizzata la testimonianza di un paziente con la mascherina dell’ ossigeno, pessimo giornalismo. In quanto alle bare, va rispettata la pietà dei defunti e neppure nel regime nazista accadeva questo. Negare i conforti religiosi ai defunti è assurdo e la Chiesa dovrebbe alzare la voce”.

La fede aiuta?

“Detto ancora una volta che negare i conforti religiosi ai defunti e la consolazione ai parenti è da nazisti, la fede aiuta.Ho apprezzato la preghiera del Papa a Roma”.

Messe col popolo?

“Ho qualche perplessità dal punto di vista medico”.

Un suo messaggio?

“So bene che dal punto di vista operativo è molto complicato e forse difficile, ma sarebbe bella la presenza del Papa a Bergamo quale consolazione”.

Che cosa pensa dei flash mob?

“Ciascuno manifesta come vuole, però mi sembra isteria collettiva e di cattivo gusto quando si cantano canzonette e ci sono morti. Meglio il silenzio e per i credenti la preghiera”

Bruno Volpe

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