«L’uscita del Segretario della Cei, monsignor Galantino (che aveva detto a Radio Vaticana circa l’“insopportabilità” del numero di richiedenti asilo in Italia che «questo è un atteggiamento che viene, in questi giorni, purtroppo alimentato da questi quattro “piazzisti” da quattro soldi che pur di prendere voti, di raccattare voti, dicono cose straordinariamente insulse», ndr.), mi sembra esagerata per una personalità così importante della gerarchia. Inoltre non capisco perché non ci sia lo stesso fervore su questioni altrettanto se non più importanti per i Cattolici, come la teoria del gender, l’aborto e l’estremismo islamico. È evidente che qualcosa non funziona. La dottrina sociale della Chiesa insegna che il male va affrontato alla radice, e questo significa aiutare le persone a casa loro, magari con l’intervento dell’Organizzazione della Nazioni Unite, e non facendo accordi economici con i governi corrotti che affamano i loro popoli». Risponde così, dalle colonne online di LA FEDE QUOTIDIANA.IT, l’eurodeputato della Lega Nord Lorenzo Fontana alle dichiarazioni del segretario dei vescovi italiani che hanno scatenato una ridda di reazioni nel mondo politico, e non solo, italiano. Veronese, classe 1980, vicinissimo a Matteo Salvini e in corsa per la segreteria nazionale della Lega Nord, all’onorevole Fontana, europarlamentare del gruppo Europa delle Nazioni e della Libertà, abbiamo sottoposto anche altre domande.
Da parlamentare europeo ogni giorno ha a che fare con gli euroburocrati. È vero che in Europa le lobby sono così forti? La massoneria in particolare?
«È sicuramente vero che quest’Europa porta avanti una idea massonica di società. Ed è sicuramente vero che ci sono lobby molto importanti che condizionano l’attività parlamentare. Prima con la seduzione, poi con velate minacce e poi….con minacce concrete. Quando ci opponiamo a determinate direttive europee si capisce subito che l’aria si fa pesante».
Negli anni ha sempre mostrato grande attenzione agli insegnamenti di Benedetto XVI. È così anche con Papa Francesco?
«Premesso che il Papa e i Papi si amano sempre, è vero che l’amore non implica l’annullamento della ragione o della critica. Papa Francesco al Parlamento europeo fece un ottimo discorso. Altre volte sono rimasto perplesso dalle sue dichiarazioni, come la famosa frase ‘chi sono io per giudicare’ sull’ omosessualità o sulle questioni riguardanti il sinodo della famiglia. Io su questi punti non posso non guardare alla tradizione e alla dottrina della Chiesa e ricordarmi che nessuno, neppure un Papa le può stravolgere. Detto ciò credo che anche i mass media talvolta stravolgano le parole del pontefice per dare un messaggio errato».
Lei è un cattolico e nella Lega di cattolici ce ne sono tanti. Come mai viene così tanto osteggiata da alcuni esponenti della Chiesa?
«Ritengo che il problema sia interno al Vaticano. Si stanno scontrando da tempo diverse sensibilità nel seno della Chiesa di cui solo una ha cittadinanza: quella che conserva tradizione e dottrina. La Chiesa non può dire che la dottrina di oggi sia giusta e quella del passato sbagliata. Alcuni, nella gerarchia, lo fanno e questo si chiama apostasia. È evidente che i media danno più spazio a questa componente per motivi di natura ideologica e per la volontà di distruggere la Chiesa stessa. Nel suo piccolo la Lega sostiene quella parte di Sacerdoti e di Cattolici che si oppongono a questo processo. Questa è la nostra principale colpa! Non a caso abbiamo buonissimi rapporti con tantissimi esponenti cattolici, da semplici fedeli a sacerdoti, per arrivare anche ad alcuni cardinali».
Matteo Orlando
Ricordo la mia prima volta alla Messa Vetus Ordo, in una piccola parrocchia della mia Verona… dietro di me vi trovai Lorenzo Fontana! ero stupita, ma in realtà nemmeno così tanto!