“Che vergogna la glorificazione del suicidio di Stato in tv. Giudici di Trento premiano chi ha commesso un reato. Agenda del Papa? Coincide con quella di Obama e dei grandi media.” Sono gli affondo di questa intervista che ci ha rilasciato l’onorevole Lucio Malan di Forza Italia.
Onorevole, i media si sono a lungo occupati della vicenda del dj Fabo. Qual è la sua opinione?
“Davanti alla morte sicuramente ci vuole rispetto. Però qui siamo arrivati alla vergogna con la glorificazione del suicidio assistito di stato in tv e penso al Tg1, ma vale lo stesso per tanti altri media. Insomma, ho notato un incredibile sinergia convergente”.
Convergente su che cosa?
” Sia alcuni media, che gruppi di potere lobbistici hanno cercato e ancora cercano di sfruttare a loro vantaggio la tragedia di Fabo per ottenere molto di più di quello che oggi possono avere. Dimenticano che con il disegno di legge sul fine vita che verrà discusso alla Camera, non è previsto il suicidio assistito e tanto meno la eutanasia anche se tanto potrebbe dirsi. Dunque anche se fosse stata in vigore quella legge, la sorte di Fabo non sarebbe cambiata di una virgola. Ho la sensazione che si voglia sfruttare la emozione del momento per avere di più, per aprire al suicidio assistito di stato o alla eutanasia legalizzata e questo non è accettabile”.
Intanto la Corte di Appello di Trento ha ordinato la trascrizione nello stato civile per un bimbo nato con la maternità surrogata avvenuta in Usa…
” Una sentenza che fa parte della offensiva avviata contro i valori non negoziabili dalle lobby di cui parlavo prima. La ritengo, quella sentenza, una mostruosità e soprattutto un male fatto al bimbo. Per crescere sana una creatura ha bisogno della piena genitorialità assicurata da un padre uomo e mamma donna. Con quella sentenza i giudici, che si sono sostituiti alla legge, premiano chi ha commesso all’ estero un reato. Non dimentichiamoci che qui in Italia l’ utero in affitto va contro legge”.
Le sembra che tra vicenda Fabo e sentenza vi sia una sospetta coincidenza di tempi?
” Difficile da accertare, ma non è da escludere. In ogni caso, è sicuro che viviamo in periodo storico nel quale la influenza di lobby e gruppi di pressione è chiara e notevole. Penso anche al discutibile bando del San Camillo a Roma”.
Papa Francesco ha di nuovo bacchettato l’Europa sui migranti. Si aspettava qualche parola anche in tema di eutanasia e valori non negoziabili?
” Io non ho la pretesa di insegnare il mestiere al Papa e ciascuno alla fine si assume le sue responsabilità per quello che fa o non fa. Vale in politica, vale nel campo spirituale. Certamente colpisce che l’ agenda del Papa coincida con quella dei grandi media e di Obama. Cosa che nei papati precedenti non è avvenuta”.
Bruno Volpe