Che cosa ci chiederebbe Gesù? La risposta arriva in un interessante saggio (ed. San Paolo) scritto dal monaco di Bose Ludwig Monti e di recente presentato a Bari presso la parrocchia Sacro Cuore. Il titolo è: “Le domande di Gesù”. Abbiamo intervistato l’ autore.
Monti, quali sono queste domande?
“Premetto che il Signore è sempre in costante dialogo con noi, almeno ci prova, semmai siamo noi che non lo vogliamo ascoltare, per cattiva voglia o fretta non saprei. In quanto al tipo di domande, Gesù vola alto, si interroga e ci interroga su elementi portanti della vita, sul rapporto con gli altri, sulla gioia, dolore, morte. Non è mai scontato o banale”.
Le nostre domande, invece?
“Per la nostra finitezza sono molto più limitate ed è anche normale. Le nostre sono più concrete, legate ai casi del vivere quotidiano e non di alto profilo o significato”.
Si prega abbastanza?
“Non quanto sarebbe giusto fare. Per esempio ci si abbandona poco alla preghiera di lode, ma al contrario preghiamo molto quando abbiamo qualche cosa o qualche favore da chiedere. Nelle circostanze in cui tutto fila liscio, la preghiera diminuisce o sparisce. Un altro tipo di preghiera che reputo da suggerire è quella di lode”.
A parere del Monti biblista si legge adeguatamente la Bibbia?
“Un poco più di prima, ma non quanto sarebbe utile fare. Bisogna leggere ed approfondire il testo”.
Monti, il suo è un libro di catechesi?
“Certamente sì. Ma anche di doveroso approfondimento spirituale e di meditazione. Ho notato che tra i cristiani in molte occasioni si medita poco ed invece la meditazione è importantissima. Gesù, come tutti gli orientali, si concede molti spazi di preghiera e di intensa meditazione, di spiritualità. Il fatto che tanti cristiani si facciano coinvolgere dalla frenesia della vita è un aspetto poco favorevole, va contro la meditazione. Accade poi, che tanti, cerchino spiritualità ed altre soluzioni a buon mercato nei riti orientali e in alcune forme di ginnastica derivanti dall’oriente. Se meditassero la Bibbia e pregassero scoprirebbero il valore della spiritualità cristiana”.
Da che cosa nasce questo testo?
“Da anni di meditazione e di studio, da tempo, bello, di sana vita monastica che è un vero tesoro”.
Bruno Volpe