L’ateo devoto e presidente emerito del Senato Marcello Pera, molto vicino a Benedetto XVI, non ha dubbi e parla di un Occidente poco disposto a testimoniare in pubblico i valori cristiani davanti all’avanzata islamica.
Presidente Pera, il Papa Emerito, al quale lei è vicino, nell’ ormai storico discorso di Ratisbona, lanciò un allarme sull’ Islam. Ma non venne ascoltato, anzi…
” Lei è buono, perchè non solo non venne ascoltato, ma persino insultato. Quel discorso, che andrebbe studiato, fu profetico. Venne duramente attaccato dal mondo islamico con violenti proteste e questo era prevedibile. Ma ci fu un vergognoso silenzio da parte di chi conta in Europa, lo lasciarono solo e sconcerta un certo basso profilo della Chiesa cattolica che non lo difese come sarebbe stato giusto. Insomma, Ratzinger non venne tutelato “.
Possibile dialogare con l’ Islam?
” Occorre farlo, questo sì. Però rimanendo fermi nella verità senza rinunciare alle nostre radici e identità saldi nelle noste posizioni alle quali poco alla volta pare stiamo rinunciando senza colpo ferire. La ricaduta nel buonismo non serve a niente, anzi tanti islamici lo prendono per paura o sottomissione. Ovviamente non tutti gli islamici sono terroristi e non tutto l’ Islam è violento, però dopo gli attentati di Parigi e Bruxelles non ho visto manifestazioni vivaci e reali di sdegno dei cosiddetti musulmani moderati. In poche parole non ho assistito a prese di posizione che facciano ben sperare”.
Benedetto XVI profetico?
” Lo fu. Ebbe la forza di parlare chiaro, cosa che ha sempre fatto ed è una qualità che talora manca agli uomini di Chiesa in molte circostanze. Ho sentito dopo Parigi e Bruxelles tanti discorsi di vescovi e non solo vescovi, in nessuno di questi compare la parola Islam come fosse una bestemmia. Allora di che cosa sono morti a Parigi e Bruxelles? Di morte naturale o calamità? O ci sta dietro l’ islam. Duole dirlo, ma neppure il Papa ha fatto menzione al terrorismo islamico, probabilmente è un tabù”.
Il vescovo polacco Pieronek parla di islamizzazione dell’ Occidente, condivide?
” Lo condivido . L’ Occidente nel nome di una finta e sbagliata tolleranza, rinuncia a difendere i suoi valori e principi e invece dovremmo fare il contrario ed esserne orgogliosi. I musulmani pregano, manifestano la loro fede, noi siamo timidi e assenti. La Chiesa si occupa di trivelle e di ecologia, ma la dottrina si lascia da parte . Vogliamo un esempio? L’ atteggiamento per lo meno ambiguo della Chiesa sulla Cirinnà. Salve eccezioni lodevoli e penso a Bagnasco, la Chiesa cattolica italiana ha parlato poco, forse rassegnata alla sconfitta e non ha inteso rischiare la faccia sapendo l’ esito, ma in questo modo non si fa testimonianza, solo calcolo. Allo stato attuale in Europa vedo solo la Chiesa polacca, le parole di Pieronek lo dimostrano, coraggiosa e profetica, decisa. Ma non è gradita a chi comanda”.
Lei è in contatto col Papa Emerito, è preoccupato?
“Lo sento spesso, ma non posso rivelare quello che mi dice. E’ molto lucido e segue tutto”.
Bruno Volpe
Ma siete sicuri che Marcello Pera sia ateo? Non mi pare proprio. L’ateo devoto è Giuliano Ferrara.
Papa Ratzinger con la sua lungimiranza é stato uno dei Papi più profondi della storia della Chiesa, peccato che il suo Pontificato sia stato breve. Ci auguriamo che Papa Francesco ne sappia raccogliere da subito l’eredità e a più lungo periodo Mons. G. Gaswein.