“Pregare per la Chiesa va molto bene, ma occorre prima di tutto fare chiarezza e dare risposte su tante cose.” Lo dice in questa intervista che ci ha rilasciato il noto vaticanista Marco Tosatti.
Tosatti, il Papa ha chiesto di pregare San Michele per la Chiesa sotto attacco. Che ne pensa?
” Giusto pregare, va molto bene. Ma occorre prima di tutto fare chiarezza e dare risposte su tante cose ancora irrisolte e senza risposte, lo dico senza polemica”.
Che cosa vuole dire?
” Che per evitare o prevenire la confusione e la divisione, piatti forti e specialità del diavolo, bisogna risolvere ed eliminare proprio i motivi che determinano questa situazione”.
Confusione, da che cosa deriva?
” Dal fatto che, al vertice della Chiesa, oggi non vedo chiarezza. Prendiamo Amoris Laetitia, il testo in gran parte non è affatto chiaro, anzi”.
Qualche teologo ha parlato di ambiguità…
” Non voglio usare questo vocabolo, ma dico che chiaro non è, tanto che si presta a varie interpretazioni ed applicazioni pratiche da luogo a luogo. Tutto questo ci rimanda al ruolo di chi sta al vertice della Chiesa, fa parte del mestiere di ogni leader dare indicazioni chiare e nette, specialmente in tema dottrinale”.
Lei è vaticanista di lungo corso. Ha mai vissuto una situazione come questa?
” No. E’ inedita nella Chiesa. Nel passato ci sono sicuramente state polemiche, anche aspre, ma pochi dubbi, specie su argomenti di dottrina. In un certo senso penso che non rispondere ai Dubia dei cardinali sia stato ancor più imbarazzante di non dare risposte alle argomentazioni di Monsignor Viganò. La differenza col passato? I documenti di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI non si prestavano a dubbi e non richiedevano chiarimenti di sorta”.
Il Papa invoca sempre dialogo franco…
” Lo ho sentito molte volte ed è corretto. Però, tra quanto afferma e quello che fa, trovo qualche contraddizione. Invoca trasparenza e non risponde alle legittime domande di un vescovo e dei cardinali, e fa accordi segreti con la Cina”.
Viganò era vincolato al segreto pontificio, però…
” Gli rimproverano questo, ma lui era in buona fede e lo ha fatto per il bene della Chiesa. Piuttosto, nessuno, dico nessuno di quelli che si scagliano contro Viganò lo ha smentito con fatti ed è passato tempo. Mi pare significativo. Attaccano lui ed anche me, ma bisogna rispondere con argomentazioni di merito. In alcune circostanze è più facile guardare al dito e non alla luna”.
Chiesa confusa?
” Ad ogni livello ed anche a leggere i social molti credenti sono in sofferenza. Pregare va bene, ma si chiarisca”.
Bruno Volpe