María Ascensión Romero succede a Carmen Hernández (morta il 19 luglio 2016) nella la struttura internazionale del Cammino Neocatecumenale. L’iniziatore del Cammino Neocatecumenale, Kiko Argüello, ha fatto l’annuncio durante una convivenza internazionale nella città italiana di Porto San Giorgio. Queste le sue parole: “La Santa Sede ci ha scritto chiedendoci di essere fedeli a ciò che è scritto negli Statuti e che dobbiamo procedere per sostituire Carmen. Noi (P. Mario Pezzi e Kiko), dopo aver pregato e meditato molto, abbiamo scelto Maria Ascencion Romero “ad experimentum” per aiutarci nel nostro ministero catechistico. È nata a Tudela (Navarra, in Spagna), ha fatto i suoi primi studi nella stessa scuola di Carmen e ha 25 anni di missione a San Pietroburgo (Russia). Ascen è in contatto con noi da molto tempo”. In questo modo, e in conformità con i suoi statuti, il team internazionale del Cammino Neocatecumenale, formato anche da Kiko Argüello e P. Mario Pezzi, adesso è al completo.
Il Cammino neocatecumenale è un fondazione che, all’interno della Chiesa cattolica, ha l’obiettivo di formare i suoi membri al cattolicesimo e prefiggendosi per essi la riscoperta del battesimo attraverso un percorso spirituale. È nato in Spagna nei primi anni sessanta per iniziativa del pittore Kiko Argüello e di Carmen Hernández; dal 1971 l’équipe a capo del movimento include il presbitero Mario Pezzi.
Il Cammino è oggetto di critiche che danno luogo a molteplici discussioni fuori e dentro la Chiesa cattolica. La polemica intraecclesiale tra parte del mondo cattolico ed il Cammino neocatecumenale riguarda principalmente alcuni punti: – l’aspetto liturgico (il Cammino avrebbe introdotto modifiche alla prassi liturgica non rispettando il magistero come le risonanze, che non sono previste da quest’ultimo, le monizioni dei laici, l’uso di una mensa addobbata posta al centro della chiesa invece dell’altare dedicato in presbiterio, la somministrazione della Comunione Eucaristica sotto le due specie ma non nel senso che intende comunemente la Chiesa Cattolica); – l’aspetto pastorale (il contenuto delle catechesi nell’Orientamento alle équipes di catechisti è ancora “secretato” e non pubblico); – l’importanza attribuita ai catechisti laici (che sarebbe talora maggiore di quella attribuita ai sacerdoti); – l’aspetto relativo ai cosiddetti scrutini (gli aderenti sono invitati a esporre all’interno della comunità i propri comportamenti, come riportato da ex membri del cammino).