Il 12 dicembre la Chiesa cattolica celebra la Madonna di Guadalupe. In America Latina e nel Messico in particolare, è solennità e festa di precetto. Possiamo dunque considerarla a buon diritto, visto l’elevato numero di cattolici di quelle terre, una Madonna molto popolare. Col noto teologo e mariologo professor padre Salvatore Perrella, Preside del Marianum, La Fede Quotidiana traccia un identikit di questa Madonna vezzosamente definita la Guadalupana o la Morenita, nelle “mananitas”, inni a Lei diretti alla vigilia del 12 dicembre.
Professor Perrella, qual è il tratto saliente delle apparizioni guadalupane?
“Penso che la sintesi sia: a Guadalupe, sul monte del Tepeyac, Maria ha dato grandissimo rilievo alla dimensione indigena. Infatti, non è apparsa al vescovo o ai notabili del posto, ma ad un umile ed ignorante indigeno, Juan Diego”.
Che cosa dimostra?
” Che Maria, parlando la lingua dell’ indigeno, sceglie i poveri e gli umili, gli scartati. Maria segue le orme del Signore, è accogliente e misericordiosa, rifiuta ogni logica razzista o di elite. Indifesi, esclusi, poveri ed abbandonati sono i suoi prediletti. Non a caso, Maria appare a queste categorie, mai ai superbi”.
Nelle apparizioni guadalupane, Maria dice a Juan Diego: “non temere ci sono io qui, tua madre”. Che cosa significa?
” Lui era spaventato e confuso, non capiva. L’ idea che si aveva da quelle parti di Maria, diffusa nelle raffigurazioni, era molto diversa. Era una donna coperta di oro e argento, probabilmente Juan Diego la vedeva persino minacciosa. E allora Maria scende al livello dell’ indio, usa panni e parole semplici”.
Esiste un valore ” politico” nelle apparizioni guadalupane?
“Sì. La festa della Madonna di Guadalupe rimarca il valore della identità nazionale dei messicani. Non a caso sugli altari, durante la festività di Guadalupe, assieme alla immagine della Madonna ci sta la bandiera nazionale”.
In un certo senso con la Madonna di Guadalupe avviene la stessa cosa che succede con quella di Czestochowa in Polonia ed entrambe sono Madonne nere..,
” Infatti, entrambe sono legate ad eventi della storia patria del Messico e della Polonia e dunque assieme al senso religioso, esiste quello identitario della nazione”.
Spesso in America Latina e in Messico i credenti si definiscono guadalupani e non cristiani…
“E’ un grave errore teologico e indica mancanza di educazione. Qui bisogna riandare alle basi della pietà popolare. Va sempre riconosciuto che la primizia è il Signore. Ecco, è necessaria maggior evangelizzazione”.
Medjugorje, lei ha fatto parte della Commissione Pontificia. Di tanto in tanto il Papa manda frecciatine ai veggenti, si riferisce a quelli di Medjugorje e sono imminenti decisioni?
” Sul secondo punto non posso rispondere. In quanto ai veggenti il Papa parla per vie generali e non si riferisce a particolari apparizioni. Non è un riferimento specifico a Medjugorje “.
Bruno Volpe