Il professor Massimo Gandolfini, anima del recente Family Day di Roma e leader di Difendiamo i nostri figli, non nasconde la sua insoddisfazione per l’ approvazione della Legge Cirinnà sia pur modificata. Lafedequotidiana lo ha intervistato.
Dottor Gandolfini, è soddisfatto ?
“ Diciamo a metà. Noi non ci sentiamo certamente vincitori, ma ricordo che senza la piazza del Family Day oggi avremmo avuto anche il sì alle adozioni gay. Siamo riusciti, almeno in parte, a modificare alcune brutture, non tutte. ”.
Insomma, soddisfatti o no?
“ Certamente dico di no. E’ vero, come dicevo, che è saltata l’ adozione, tuttavia rimane pur sempre viva nella sostanza, l’ equiparazione tra matrimonio e unioni tra le persone dello stesso sesso e questo lo trovo inaccettabile. Inoltre corriamo il serio rischio che le adozioni oggi uscite dalla porta, possano farvi ritorno dalla finestra a seguito di pronunciamenti della Magistratura. Questa legge è brutta e assurda”.
Eppure è stata votata dal partito di Alfano ( fatte eccezioni) che si definisce aderente ai valori cattolici..
“ Lui, Alfano, si è conformato a criteri oggettivamente diversi da quelli del cristiano ai quali dice di appartenere. E’ una sua valutazione, ma penso che sia andato contro quello che avava detto il Papa sulla coscienza rettamente formata del politico credente, quella di usare una coscienza ben formata sulle decisioni da adottare. Insomma, la mia sensazione è che abbia anteposto alla coerenza del credente ben altre valutazioni”.
La poltrona?
“ Non dico di più, ha optato per altre vie”.
Che tipo di legge è venuta fuori?
“ Un autentico pasticcio in tutti i sensi. E la ritengo, come hanno detto fior di giuristi, anche incostituzionale. Una legge figlia delle tenebre e non della luce”.
Che dice del Presidente Renzi?
“ Che ha tradito platealmente i cattolici e noi ce ne ricorderemo presto, sicuramente al momento in cui saremo chiamati ad esprimere il nostro voto, a cominciare certamente dalle prossime amministrative, per passare al referemdum sull’ Italicum. Egli, Renzi, ha stravolto le norme della democrazia e ha fatto un errore tattico, ha scontentato nello stesso tempo la platea cattolica e i movimenti omosessuali e delle lesbiche. Siccome al referendum sull’ Italicum lui ha legato la sua permanenza e lo ha dichiarato una sorta di voto di gradimento sulla sua condotta, ci esprimeremo in senso contrario a lui”.
Bruno Volpe