La Chiesa irlandese ha bisogno di “fare i conti con la realtà” dopo la vittoria, come una valanga, dei “sì” nel referendum per legalizzare i matrimoni gay. Lo ha dichiarato l’arcivescovo di Dublino Diarmuid Martin. Il referendum ha visto il 62% di persone favorevoli e solo il 38% di contrari in un Paese da sempre considerato “cattolicissimo”, fin dall’evangelizzazione ad opera di San Patrizio. “La Chiesa deve guardare alle cose che sta facendo bene ma anche alle questioni rispetto alle quali abbiamo bisogno di dirci se ci siamo completamente allontanati dai giovani. – ha detto Martin – Non dobbiamo rinnegare la realtà. Non ricominceremmo con un senso di rinnovamento ma di negazione.”
Martin ha poi parlato, nello specifico, delle persone omosessuali: “Apprezzo come gay e lesbiche si sentono in questi giorni, capisco che sentano che qualcosa sta arricchendo il modo in cui vivono. Sta avvenendo una rivoluzione sociale”, chiarendo poi di aver votato “no” al referendum e che, comunque, i diritti degli omosessuali devono essere rispettati “senza cambiare la definizione di matrimonio.”