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zamparini“Se un mio giocatore rivelasse segreti o fatti dello spogliatoio ad un giornale, lo manderei via di corsa, sarebbe un tradimento. Tuttavia non possiamo sicuramente comparare il calcio alle cose vaticane che sono molto superiori per importanza”. Lo dice il vulcanico presidente del Palermo Maurizio Zamparini che parla a La Fede Quotidiana del suo non semplice rapporto con la fede.

Zamparini, lei si reputa credente?

Io non sono sono cattolico e tanto meno posso identificarmi come appartenente a qualsivoglia credo, tuttavia riconosco che per natura la persona tende al trascendente, al sovrannaturale e pertanto ci sono dei valori universali e condivisi che  bisogna coltivare e promuovere.

Quali sono questi valori nei quali lei si riconosce?

La tolleranza, il rigoroso rispetto delle idee e del credo altrui, i valori della pace universale, della fratellanza e del bene comune.

Per quale ragione lei sostiene che la persona comunque tende al soprannaturale?

Per la semplice ragione che non possiamo ridurre ogni cosa alla materia, al quotidiano, ma occorre avere sempre un occhio attento ai valori dello spirito. Poi ciascuno li chiami come crede, ma  limitare ogni cosa al quotidiano non lo reputo bello o sano. In un certo qual modo, limitiamo anche la speranza.

Lei ha vicino al suo letto, libero di smentire, una immagine della Madonna che si illumina quando lei prega…

La cosa risponde al vero, ma si tratta di un fatto troppo personale e particolare e non gradisco parlarne.

Da non credente, ma rispettoso delle religioni, che idea ha del pontificato di Papa Francesco?

Lo stimo e lo apprezzo. Sta cercando di portare la Chiesa cattolica verso ideali di fratellanza, di ricerca della pace anche con gli altri, vuole una fede concreta e sobria. Non so se riesce nella sua impresa, che mi pare difficile,  di dare un volto credibile  e sobrio alla “Chiesa istituzione”, cosa e categoria ben diversa dalla “Chiesa popolo”, ma dobbiamo dargli tempo.

Papa Francesco sottolinea molto il valore della solidarietà…

Ha perfettamente ragione. Una fede privata della buona disposizione di animo verso chi ci circonda non ha senso. Prendiamo il caso dei migranti.

Prego…

Certamente siamo davanti ad un problema molto serio e nessuno ha la bacchetta magica per risolverlo in quattro minuti. Tuttavia non credo che atteggiamenti di chiusura verso chi soffre e scappa dalla guerra o fame siano giusti, bisogna amare gli altri. Non dimentichiamoci che  noi italiani siamo stati un popolo di migranti. La cosa maggiormente saggia sarebbe quella di aiutarli in casa loro, questo  mi pare ragionevole e forse anche ben accetto.

Caso Vatileaks, che cosa ne pensa?

Una pagina poco bella e poco edificante che dimostra quali lotte subisca oggi il Papa. Se qualcuno della mia squadra avesse rivelato fatti privati ai giornalisti lo avrei cacciato subito anche se non possiamo comparare le cose della Chiesa, che sono senza dubbio maggiormente serie, con quelle del calcio.

Il Papa predica misericordia, nel licenziare tanti allenatori, lei si sente… misericordioso?

La misericordia, cosa molto bella, non contrasta mai col merito e la giustizia e nel nome della misericordia io non posso fare retrocedere la squadra.

Bruno Volpe

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