Medici e infermieri, eroi contemporanei ai tempi del Covid-19, avranno uno spazio speciale tra i Grandi di Santa Croce, a Firenze, luogo della memoria collettiva del Paese. L’annuncio è stato dato questa mattina dall’Opera di Santa Croce con la comunità dei Frati minori conventuali, il Fondo edifici di culto (Fec), il Comune di Firenze, la Federazione nazionale Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo) e la Federazione nazionale Ordini delle Professioni Infermieristiche (Fnopi).
Nell’occasione è stato presentato anche il restauro del monumento a Florence Nightingale, la fondatrice della moderna scienza infermieristica, nata duecento anni fa proprio a Firenze. “Con questa iniziativa – ha affermato Irene Sanesi, presidente dell’Opera – Santa Croce si conferma luogo dove la storia, quella collettiva ma anche quella di ogni singola persona, diventa memoria condivisa e dunque patrimonio di tutti. Qui, dove si è custodi del tempo, rendiamo grazie al sacrificio delle donne e degli uomini e guardiamo con speranza al futuro”.
Come è stato spiegato, l’impegno e il sacrificio di medici, infermieri e operatori sanitari – donne e uomini – che hanno perso la vita in Italia per salvare migliaia di vite umane e combattere il Covid-19 avrà uno spazio speciale di ricordo perenne. Nel primo chiostro, dove si affaccia la Cappella Pazzi, verrà realizzato un monumento dedicato ai 172 medici, ai 40 infermieri e a tutti gli operatori sanitari rimasti vittima della pandemia nell’esercizio della loro missione professionale.
“Siamo grati e orgogliosi di questo omaggio, che sorgerà qui a Santa Croce, luogo della memoria collettiva del Paese, così come siamo orgogliosi dei nostri medici, delle donne e degli uomini che hanno adempiuto al loro dovere con impegno e abnegazione, sino all’estremo sacrificio. Una strage silenziosa, che non va dimenticata e che invece deve essere di monito perché non abbia mai più a ripetersi”, ha evidenziato la presidente dell’Ordine dei medici di Firenze, Teresita Mazzei. “Oggi – ha aggiunto la presidente di Fnopi, Barbara Mangiacavalli – ricordiamo chi non c’è più e chi ha dato tanto alle nostre nobili professioni: da Florence Nightingale, la cui vita è stata ed è tuttora esempio per generazioni di infermieri, ai caduti a causa del Covid-19. Mai come in questo periodo guardare al tempo passato per farne tesoro, per costruire un futuro migliore, è un’operazione utile e necessaria”.