“In qualunque modo finisca, finirà male”: lo dice sconsolato in questa intervista che ci ha rilasciato Monsignor Gerardo Rocconi, vescovo di Jesi nelle Marche.
Eccellenza Rocconi, ancora no alle messe col popolo, ma pendono trattative, così pare…
“I vescovi responsabilmente hanno accettato la via del dialogo e della interlocuzione con il governo per la tutela del bene comune e della salute. Noi siamo responsabili, in grado di tutelare i fedeli nelle chiese. Penso che comunque vada a finire questa vicenda, finirà male”.
Cioè?
“Se il governo resterà sulle sue posizioni, non è una bella pagina, se tornerà sui suoi passi dopo la nostra protesta sembrerà che la Chiesa rivendichi privilegi per sé, cosa che non è vera”.
Pare però che alla base della scelta negativa ci sia il parere del comitato scientifico…
“Tutte le indicazioni lo fanno pensare, ma non abbiamo la certezza. Io credo, però, che in queste cose la scelta debba essere della politica e non dei virologi. A conti fatti, visto il contenuto dell’ ultimo decreto, e lo dico senza polemica, la Chiesa e il culto sono considerati meno importanti del gioco del lotto o della pizza da asporto. Infatti ,sembra che i valori religiosi non interessino a nessuno, quasi non se ne parla. Io ritengo che un saggio equilibrio tra le varie esigenze vada sempre ricercato. Non come Chiesa non invochiamo cose speciali, ma il diritto di culto e non vogliamo che passi l’idea che le chiese siano luogo del contagio”.
I funerali si possono celebrare sia pure con delle limitazioni…
“Guardi che anche le messe domenicali nella nostra interlocuzione erano presenti, avevamo e abbiamo presentato delle cautele ed attenzioni. In quanto al funerale sono un tantino malizioso”.
Prego..
“Fa sorridere questa strana disparità di trattamento tra messe, perché il funerale è una messa. Evidentemente il governo ha capito che la gente riteneva odioso far seppellire i morti in quel modo ed ha ceduto. Ha pensato bene che quella maniera di accompagnare il defunto era odiosa ed detto va bene. Forse un calcolo per non risultare impopolare, ma è evidente che del sentimento religioso a chi ci governa ben poco”.
Bruno Volpe
Sono sconcertata dall”ignoranza religiosa di tantissimi cattolici che non conoscono il significato della Messa. Partecipare ad una Messa è l”atto. Più grande che vale più di tutte le opere buone compiute in tutto il mondo. Ma ci crediamo veramente nel valore salvifico della Messa? Non servono miliardi di rosari davanti ad una sola Messa e Padre Pio lo. Sapevano bene. Quindi che si ritorni subito a Messa e a ricevere corpo e sangue di Gesù